Accordo, ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del Ministero della salute di linee progettuali per l’utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati dal Piano Sanitario nazionale per l’anno 2022.
Repertorio Atti n. 281/CSR del 21 dicembre 2022.
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna seduta del 21 dicembre 2022:
VISTO l’articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il quale prevede che il Comitato interministeriale per la programmazione economica, su proposta del Ministro della salute, d’intesa con questa Conferenza, possa vincolare quote del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati dal Piano sanitario nazionale da assegnare alle Regioni per la predisposizione, ai sensi del successivo comma 34-bis, di specifici progetti;
VISTO il comma 34-bis del citato articolo 1, della legge n. 662 del 1996, secondo cui le Regioni, per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano sanitario nazionale, elaborano specifici progetti sulla scorta di linee guida proposte dal Ministro della salute ed approvate con accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni;
VISTO il summenzionato comma 34-bis, come modificato per gli aspetti concernenti il finanziamento di progetti regionali in materia sanitaria dall’articolo 79, comma 1-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e dall’articolo 3-bis, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, il quale prevede che il CIPE, su proposta del Ministro della salute, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, provvede a ripartire tra le Regioni le medesime quote vincolate all’atto dell’adozione della propria delibera di ripartizione delle somme spettanti alle Regioni a titolo di finanziamento della quota indistinta di FSN di parte corrente. Al fine di agevolare le Regioni nell’attuazione dei progetti di cui al predetto comma 34, il Ministero dell’economia e finanze provvede ad erogare, a titolo di acconto, il 70 per cento dell’importo complessivo annuo spettante a ciascuna Regione, mentre l’erogazione del restante 30 per cento è subordinata all’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Ministro della salute, dei progetti presentati dalle Regioni. La mancata presentazione ed approvazione dei progetti comportano, nell’anno di riferimento, la mancata erogazione della quota residua del 30 per cento ed il recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell’anno successivo, dell’anticipazione del 70 per cento già erogata;
VISTA la legge 15 marzo 2010, n. 38, recante “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”;
VISTA l’intesa sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione CIPE relativa all’assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate per l’anno 2021 per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della legge n. 662 del 1996, sancita da questa Conferenza il 4 agosto 2021 (Rep. Atti n. 153/CSR);
VISTO l’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sulla proposta del Ministero della salute, sancito da questa Conferenza nella seduta del 4 agosto 2021 (Rep. Atti n. 150/CSR), con il quale sono stati individuati gli indirizzi progettuali per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2021 ed è stato definito l’utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate, ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge n. 662 del 1996, e successive modificazioni;
VISTO l’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento “Piano nazionale della cronicità” (Rep. Atti n. 160/CSR del 15 settembre 2016);
VISTA l’intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, concernente il Patto per la salute per gli anni 2019-2021 (Rep. Atti n. 209/CSR del 18 dicembre 2019) (di seguito Patto della Salute), che alla Scheda 1 “Fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e fabbisogni regionali” così dispone: “Governo e Regioni si impegnano a semplificare la procedura di attribuzione degli obiettivi di piano con particolare riferimento alle modalità di rendicontazione basate su indicatori che dovranno valorizzarne i risultati; con riferimento agli aspetti finanziari si conviene di individuare soluzioni volte ad accelerare la messa a disposizione delle regioni delle risorse all’uopo destinate. Le modalità devono essere concordate e approvate con intesa Stato - Regioni”;
VISTA la scheda 12 “Prevenzione” della suddetta intesa, concernente il Patto per la salute 2019-2021, che così stabilisce: “Governo e Regioni convengono di implementare gli investimenti in promozione della salute e prevenzione, quali elementi cruciali per lo sviluppo della società e la tutela della salute, favorendo l’integrazione delle politiche sanitarie e il raccordo funzionale tra Piano nazionale prevenzione e Piano nazionale cronicità e gli ulteriori strumenti di pianificazione nazionale. Convengono altresì, secondo i principi della “Salute in tutte le politiche” e in collegamento con gli indirizzi internazionali in materia di prevenzione (Agenda 2030), sulla necessità di garantire equità e contrasto alle diseguaglianze di salute, di rafforzare l’attenzione ai gruppi fragili, di perseguire un approccio di genere, di considerare le persone e le popolazioni in rapporto agli ambienti di vita (setting di azione); di orientare le azioni al mantenimento del benessere in ciascuna fase dell’esistenza (approccio life course), ponendo in atto interventi basati su evidenze di costo, efficacia, equità e sostenibilità, finalizzati alla promozione di stili di vita sani e alla rimozione dei fattori di rischio correlati alle malattie croniche non trasmissibili”;
VISTO il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID -19”;
VISTA l’intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulla proposta del Ministero della salute, concernente il “Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2020 - 2025” (Rep. Atti n. 27/CSR del 6 agosto 2020);
VISTA l’intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente il posticipo delle fasi di pianificazione e adozione dei Piani regionali della prevenzione di cui al Piano nazionale della prevenzione (PNP) 2020 – 2025 (Rep. Atti n. 51/CSR del 5 maggio 2021);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, che reca “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;
VISTO l’accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento “Accreditamento delle reti di cure palliative, ai sensi della legge 15 marzo 2010, n. 38”, del 27 luglio 2020 (Rep. Atti n. 118/CSR);
VISTO l’accordo ai sensi della legge 15 marzo 2010, n. 38, sul documento “Accreditamento delle reti di terapia del dolore”, del 27 luglio 2020 (Rep. Atti n. 119/CSR);
VISTO l’accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento “Accreditamento della rete di terapia del dolore e cure palliative pediatriche, ai sensi della legge 15 marzo 2010, n. 38”, del 25 marzo 2021 (Rep. Atti n. 30/CSR);
VISTO il decreto del Ministero della salute del 23 maggio 2022, n. 77, che reca “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”;
VISTA la nota del Ministero della salute del 21 dicembre 2022, acquisita al protocollo DAR con il n. 21422 e diramata in pari data con nota prot. n. 21430 DAR dall’Ufficio di segreteria di questa Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente la proposta di accordo sulle linee progettuali per l’utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2022;
VISTA l’intesa sancita in questa Conferenza in data 21 dicembre 2022, ai sensi dell’articolo 1, comma 34-bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e dell’articolo 38, comma 1-novies, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione del CIPESS, relativa all’assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale per l’anno 2022 (Rep. Atti n. 280 /CSR);
CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole sulla proposta del Ministero della salute;
ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano;
SANCISCE ACCORDO
tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nei seguenti termini:
PREMESSO CHE:
- il Piano sanitario nazionale (PSN) 2006-2008, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2006, nell’individuare gli obiettivi da raggiungere per attuare la garanzia costituzionale del diritto alla salute, ne dispone il conseguimento nel rispetto dell’intesa sancita da questa Conferenza nella seduta del 23 marzo 2005 (Atto Rep. 2271/2005), ai sensi dell’articolo 1, comma 173, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei limiti ed in coerenza con le risorse programmate nei documenti di finanza pubblica per il concorso dello Stato al finanziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN);
- il predetto PSN, nell’ambito di un più ampio disegno teso a promuovere le autonomie regionali ed a superare le diversità e le disomogeneità territoriali, impegna Stato e Regioni nell’individuazione di strategie condivise, volte a superare le disuguaglianze ancora presenti in termini di risultati di salute, accessibilità e qualità dei servizi, al fine di garantire uniformità dell’assistenza. Tali strategie possono essere sviluppate, tramite la definizione di linee di indirizzo definite e concordate, in programmi attuativi specifici per la tutela dello stato di salute dei cittadini, attraverso interventi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione;
- il Patto per la salute 2019-2021, nella scheda 8 “Sviluppo dei servizi di prevenzione e tutela della salute. Sviluppo delle reti territoriali. Riordino della medicina generale”, ha sottolineato esplicitamente la necessità di promuovere una maggiore omogeneità ed accessibilità dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, garantendo l’integrazione con i servizi socio-assistenziali;
- i provvedimenti adottati in merito alla pandemia COVID-19 hanno richiesto una tempestiva ed importante risposta del Servizio sanitario nazionale e l’adozione anche di misure straordinarie che hanno interessato tutto il territorio nazionale;
SI CONVIENE TRA LE PARTI CHE:
- le tematiche relative alle linee progettuali dell’anno 2022 dovranno essere trasversali a più ambiti di assistenza che risultino prioritari per la sanità del nostro Paese e conformi ai programmi e agli indirizzi condivisi con l’Unione europea e con i principali organismi di sanità internazionale. Le linee progettuali indicano, in particolare, la necessità di investire nel campo della cronicità e della non autosufficienza, delle tecnologie in sanità e della discriminazione in ambito sanitario, oltre che per le tematiche vincolate relative al Piano nazionale della prevenzione e alle cure palliative e terapia del dolore;
- per l’anno 2022 sono 5 le linee progettuali per l’utilizzo, da parte delle Regioni, delle risorse vincolate ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale e i relativi vincoli economici, siano quelle di cui agli allegati A e B del presente accordo, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale, e di seguito elencate:
- linea progettuale “Percorso diagnostico terapeutico condiviso e personalizzato per i pazienti con multicronicità - anche in relazione all’emergenza Covid 19”;
- linea progettuale “Promozione dell’equità in ambito sanitario”;
- linea progettuale “Costituzione e implementazione della rete della terapia del dolore e sviluppo delle cure palliative e della terapia del dolore in area pediatrica” - con vincolo di risorse pari a 100 milioni di euro;
- linea progettuale “Piano nazionale prevenzione e supporto al Piano nazionale prevenzione” - con vincolo di risorse pari a 240 milioni di euro, di cui il 5 per mille dedicato al supporto PNP-Network;
- linea progettuale “La tecnologia sanitaria innovativa come strumento di integrazione ospedale territorio” - anche in relazione all’emergenza Covid 19.
- a seguito della stipula dell’Intesa relativa all’assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi del PSN per l’anno 2022, espressa nella Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2022 (Rep. Atti n. 280/2022), in applicazione dell’articolo 1, comma 34-bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, come modificato dall’articolo 79, comma 1-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e dall’articolo 3-bis, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, alle Regioni verrà erogato, da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, a titolo di acconto, il 70 per cento delle risorse complessive di assegnazione per l’anno 2022;
- entro 60 giorni dalla stipula del presente accordo, le Regioni sono tenute a presentare specifici progetti per la realizzazione di alcune o tutte le linee progettuali individuate nell’Allegato A del presente Accordo e rispettando i contenuti presenti nello stesso allegato. In particolare, le Regioni sono tenute a:
- presentare un progetto per ciascuna linea progettuale che prevede risorse vincolate, riguardanti: linea progettuale Piano nazionale della prevenzione e relativi network; linea progettuale Cure palliative e terapia del dolore,
- presentare un progetto per ciascuna delle linee progettuali non vincolate o per alcune di esse che la Regione intende sviluppare, utilizzando tutte le restanti risorse assegnate per gli obiettivi di Piano.
Non devono essere presentati più progetti per la stessa linea progettuale. Qualora si intenda presentare un progetto che prosegua quanto previsto nell’anno precedente, occorre che siano indicate le azioni e gli obiettivi specifici da conseguire nell’anno di riferimento;
- il progetto della linea progettuale “Piano nazionale della prevenzione e relativi network (NIEBP, AIRTUM, ONS)” dovrà essere articolato in due sezioni, relative, rispettivamente, all’obiettivo prioritario PNP e all’obiettivo prioritario supporto al PNP;
- Obiettivo prioritario PNP – questa sezione contiene il resoconto di quanto realizzato rispetto alla pianificazione dei 10 programmi predefiniti (PP) del proprio Piano regionale della prevenzione 2020 – 2025 per l’anno di riferimento 2022, con i relativi indicatori, in coerenza con la rendicontazione dei PRP nella piattaforma web “Piani regionali di prevenzione”, strumento di accompagnamento esclusivo, sostanziale e formale, per i PRP.
- Obiettivo prioritario supporto al PNP - questa sezione contiene il resoconto di quanto realizzato rispetto alla pianificazione quinquennale definita nell’ambito dell’Accordo di collaborazione tra Regione e ciascuno dei tre Network (NIEBP, AIRTUM, ONS) per il periodo di vigenza del PRP 2020 – 2025 e del relativo progetto ad esso allegato, inclusivo di piano finanziario, di cui all’accordo 4 agosto 2021.
- i progetti delle restanti linee progettuali, escluso quindi il progetto di cui al punto 5, dovranno essere elaborati seguendo la scheda progetto di cui all’allegato C del presente accordo, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
- nella deliberazione, o atto equivalente, che approva i progetti da presentare per l’anno 2022, dovrà essere necessariamente contenuta anche la specifica relazione illustrativa dei risultati raggiunti da ogni progetto presentato nell’anno precedente 2021, utilizzando la scheda di cui all’allegato D, parte integrante del presente accordo;
- all’erogazione del 30 per cento residuo si provvederà, nei confronti delle singole Regioni, a seguito dell’approvazione dei progetti da parte di questa Conferenza, su proposta del Ministero della salute, previa valutazione favorevole del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 9 dell’intesa Stato - Regioni del 23 marzo 2005;
- nel caso in cui i progetti non vengano presentati nel termine di cui al punto 4, ovvero non vengano approvati in quanto carenti di uno o più elementi essenziali di cui ai punti precedenti, non si farà luogo all’erogazione della quota residua del 30 per cento e si provvederà al recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell’anno successivo, dell’anticipazione del 70 per cento già erogata.