Esplora contenuti correlati

Repertorio atto n. 100/CSR

Intesa, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, sullo schema di d.P.C.m. inerente all’adozione del Piano nazionale d’azione per il radon.

Rep. Atti n. 100/CSR del 10 maggio 2023.

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

Nella odierna seduta del 10 maggio 2023:

VISTO il decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, recante “Attuazione della direttiva 2013/59/EURATOM, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/EURATOM, 90/641/EURATOM, 96/29/EURATOM, 97/43/EURATOM e 2003/122/EURATOM e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117” e, in particolare, l’articolo 10, “Piano nazionale d’azione per il radon”, e l’allegato III, “Elementi da prendere in considerazione per il piano nazionale d’azione per il radon concernente i rischi a lungo termine dovuti all’esposizione al radon di cui all’articolo 10”;

VISTA la direttiva 2013/59/EURATOM che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/EURATOM, 90/641/EURATOM, 96/29/EURATOM, 97/43/EURATOM e 2003/122/EURATOM e, in particolare, l’articolo 103, recante “Piano d’azione per il radon”, e l’allegato XVIII, “Elenco di elementi da considerare nell’elaborazione del piano d’azione nazionale per affrontare i rischi a lungo termine derivanti dall’esposizione al radon di cui agli articoli 54, 74 e 103”;

VISTA la nota del 7 giugno 2022, acquisita al prot. DAR n. 9027, con la quale il Ministero della salute ha trasmesso, ai fini dell’acquisizione della prescritta intesa da parte di questa Conferenza, lo schema di d.P.C.m. in oggetto;

VISTA la nota prot. DAR n. 9303 del 10 giugno 2022, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza ha diramato la suddetta nota alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, con contestuale convocazione di una riunione tecnica per il giorno 17 giugno 2022;

 

VISTA la comunicazione del 13 giugno 202, acquisita al prot. DAR n. 9426 il 14 giugno 2022, con la quale il Coordinamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha chiesto il rinvio della riunione sopramenzionata;

VISTA la nota prot. DAR n. 9446 del 14 giugno 2022, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza ha diramato alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano la richiesta di rinvio della riunione tecnica e la contestuale riconvocazione per il giorno 24 aprile 2022;

CONSIDERATO che, nel corso della riunione del 24 aprile 2022, le Regioni e Province autonome hanno chiesto che il provvedimento in oggetto preveda adeguati stanziamenti finanziari affinché le numerose attività previste dal Piano possano essere attuate;

VISTA la comunicazione del 29 giugno 2022, acquisita al prot. DAR n. 10543 del 1° luglio 2022, con la quale la Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha formalmente inoltrato le richieste, già esposte in sede di riunione tecnica, e diramate dall’Ufficio per il coordinamento delle attività della Segreteria di questa Conferenza, in pari data, con prot. DAR n. 10551;  

VISTA la nota del 17 agosto 2022, acquisita al prot. DAR n. 13466, con la quale il Ministero dell’economia e finanze ha trasmesso il parere del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato inerente alle osservazioni formulate dalle Regioni e Province autonome nel corso della riunione tecnica del 24 aprile 2022, diramata alle amministrazioni interessate con prot. DAR n. 13570 del 22 agosto 2022;

VISTA la nota del 26 settembre 2022, acquisita al prot. DAR n. 15506, con la quale il Ministero della salute ha inviato le controdeduzioni alle osservazioni formulate dalla Commissione salute nel corso della riunione tecnica del 24 giugno 20022, diramate alle amministrazioni interessate dall’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza con nota prot. DAR n. 15736 del 28 settembre 2022;

VISTA la nota del 12 aprile 2023, acquisita al prot. DAR n. 9365, con la quale il Ministero della salute, con riferimento alle richieste della Commissione salute di prevedere dei finanziamenti da destinare all’attuazione del Piano, ha comunicato l’impegno del Governo, con il concerto delle Amministrazioni competenti e il parere favorevole del Ministero dell’economia e delle finanze, ad utilizzare il fondo per il recepimento della normativa europea ex articolo 41-bis della legge 24 dicembre 2012, n. 234; 

VISTA la comunicazione del 17 aprile 2023, acquisita al prot. DAR n. 10307, con la quale il Ministero della salute ha inviato una nuova versione del provvedimento, diramata dall’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza, con prot. DAR n. 10311 del 20 aprile 2023;

 

VISTA la comunicazione del 19 aprile 2023, acquisita al prot. DAR n. 10254, con la quale la Commissione salute ha espresso il formale assenso tecnico sul provvedimento in oggetto con la richiesta al Governo di attivare uno specifico monitoraggio sull’applicazione del Piano nazionale d’azione per il radon per stabilirne l’effettivo impatto economico finanziario e per valutare la congruità del finanziamento previsto dal Governo, nonché per verificare la sostenibilità delle nozioni necessarie per attuare il Piano, stante la necessità di non aggravare ulteriormente la situazione dei bilanci sanitari regionali;

 

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa, con la richiesta al Governo di attivare uno specifico monitoraggio sull’applicazione del Piano per stabilirne l’effettivo impatto economico finanziario e per valutare la congruità del finanziamento previsto dal Governo, nonché per verificare la sostenibilità delle azioni necessarie per attuare il Piano, stante la necessità di non aggravare ulteriormente la situazione dei bilanci sanitari regionali, di cui al documento allegato (Allegato A), parte integrante del presente atto;

ACQUISITO l’assenso del Governo;

SANCISCE INTESA

nei termini indicati in premessa, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, sullo schema di d.P.C.m. inerente all’adozione del Piano nazionale d’azione per il radon.

Per saperne di più

Torna all'inizio del contenuto