Repertorio atto n. 110/CU
Intesa, ai sensi del paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, con la direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, recante “Allertamento e sistema di allarme pubblico IT – Alert in riferimento alle attività di protezione civile”, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense”.
Rep. atti n. 110/CU del 30 luglio 2025.
LA CONFERENZA UNIFICATA
Nella seduta del 30 luglio 2025:
VISTO il “Codice della protezione civile”, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;
VISTO il testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, con la direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 febbraio 2023, recante “Allertamento e sistema di allarme pubblico IT-Alert in riferimento alle attività di protezione civile”;
VISTO, in particolare, il paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 febbraio 2023, il quale disciplina la sperimentazione del Sistema IT - Alert di protezione civile, prevedendo, tra l’altro, che “per valutare tecnicamente gli esiti della sperimentazione” di IT-Alert “e la possibilità del passaggio all’operatività del sistema, il Dipartimento della protezione civile procede al confronto con gli enti territoriali coinvolti nella specifica attività, con gli operatori di telefonia, e il settore della Commissione per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi competente oggetto della fase di sperimentazione svolta. Sulle risultanze di tale valutazione tecnica, articolata per le tipologie di rischio di cui al paragrafo 4.1” della medesima direttiva, “anche solo per alcuni scenari di rischio, ovvero l’esigenza di prorogare ulteriormente il periodo di sperimentazione, il Dipartimento acquisisce l’intesa della Conferenza unificata.”;
VISTO l’atto rep. n. 21 dell’8 febbraio 2024, con il quale questa Conferenza ha sancito l’intesa sulle proposte di determinazione, in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, formulate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile, che hanno previsto il passaggio del Sistema IT-Alert dalla fase di sperimentazione a quella di operatività, con riferimento alle tipologie di rischio “collasso di una grande diga”, “attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei e Vulcano”, “incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica” e “incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105” e la proroga di un anno della fase di sperimentazione del Sistema medesimo in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da un sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense”;
VISTO l’atto rep. n. 7 del 12 febbraio 2025, con il quale questa Conferenza ha sancito l’intesa sull’ulteriore proroga di sei mesi - fino al 12 agosto 2025 - della sperimentazione del Sistema IT-Alert per i rischi “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica del vulcano Stromboli” e “precipitazioni intense”;
VISTA la nota prot. n. 2091 del 24 luglio 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 13044, con la quale il Vice Capo di gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare:
- ha rappresentato, allegando la relativa documentazione, che in data 18 luglio 2025 il Dipartimento della protezione civile “ha trasmesso le risultanze degli esiti della sperimentazione” “che evidenziano la necessità di un’ulteriore proroga del periodo di sperimentazione per i rischi ‘maremoto generato da sisma’ e ‘attività vulcanica del vulcano Stromboli’, nonché la necessità di definire con le regioni e le Province autonome un diverso approccio metodologico con la rielaborazione di nuove procedure per il rischio ‘precipitazioni intense’”;
- ha chiesto, ritenuti necessari “ulteriori approfondimenti istruttori in ordine alla durata dell’eventuale ulteriore proroga”, “di sottoporre all’intesa della Conferenza unificata una proroga tecnica della durata di 60 giorni dalla scadenza prevista del 12 agosto, rinviando a una successiva Conferenza unificata le conseguenti determinazioni”;
VISTA la nota prot. DAR n. 13063 del 25 luglio 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la suddetta nota prot. n. 2091 del 24 luglio 2025 alle amministrazioni statali interessate, alle regioni, alle Province autonome di Trento e di Bolzano, all’ANCI e all’UPI, con la contestuale convocazione di una riunione tecnica per il giorno 28 luglio 2025;
VISTA la nota prot. n. 2131 del 29 luglio 2025, acquisita il 30 luglio 2025 al prot. DAR n. 13451, con la quale, facendo seguito alla nota prot. n. 2091 del 24 luglio 2025, il Capo di gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, in riferimento alle proposte di determinazione in titolo, ha trasmesso documentazione integrativa;
VISTA la nota prot. DAR n. 13463 del 30 luglio 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la nota prot. n. 2131 del 29 luglio 2025 alle amministrazioni statali interessate, alle regioni, alle Province autonome di Trento e di Bolzano, all’ANCI e all’UPI;
CONSIDERATO che nel corso della seduta del 30 luglio 2025 di questa Conferenza:
- le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa, condizionata ad una proroga di sei mesi, con l’impegno del Governo ad approfondire con le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano eventuali modifiche ovvero a prevedere successivamente una nuova proroga nel caso di necessità ulteriori;
- l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa;
CONSIDERATO che il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ha accolto la condizione, formulata dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, di proroga di sei mesi, affermando che quest’ultima non può presagire ulteriori dilazioni e di essere certo che, atteso che l’Italia da troppo tempo è priva di un sistema di allertamento, entro sei mesi dovrà essere trovata l’intesa con le regioni e gli enti locali per definire una procedura, che ormai è particolarmente lunga; ha quindi ribadito il consenso alla condizione posta dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, purché non vi siano ulteriori proroghe neanche dopo i sei mesi;
ACQUISITO l’assenso del Governo, delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’ANCI e dell’UPI;
SANCISCE INTESA
nei termini di cui in premessa, ai sensi del paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, con la direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, recante “Allertamento e sistema di allarme pubblico IT – Alert in riferimento alle attività di protezione civile”, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense”.