Link e Allegati

Repertorio atto n. 93/CU

Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 187, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sullo schema di decreto della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze, di rideterminazione del contributo “reddito di libertà per le donne vittime di violenza” e di riparto delle risorse di cui all’articolo 1, comma 222, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, per gli anni 2025-2026.

 

Rep. atti n. 93/CU del 30 luglio 2025

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

 

Nella seduta del 30 luglio 2025:

 

VISTO l’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il quale istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo denominato “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” al fine di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;

 

VISTO il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, e, in particolare, l’articolo 105-bis, relativo al “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” il quale prevede che “Al fine di contenere i gravi effetti economici, derivanti dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare per quanto concerne le donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché di favorire, attraverso l'indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà, il Fondo di cui all'articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 3 milioni di euro per l'anno 2020.”;

 

VISTA la legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024 -2026” e, in particolare, l’articolo 1, comma 187, il quale prevede, al fine di incrementare la misura del reddito di libertà introdotto ai sensi del citato articolo 105-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, l’incremento del Fondo di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 e di 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027, e, altresì, che le predette risorse siano ripartite secondo criteri definiti con uno o più decreti dell’Autorità politica delegata per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata;

 

VISTO il decreto 2 dicembre 2024 del “Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze”, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 4 marzo 2025, con il quale - sancita l’intesa nella seduta di questa Conferenza del 7 novembre 2024 (Rep. atti n. 133/CU) – sono stati definiti i criteri di ripartizione delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 187, della legge 30 dicembre 2023, n. 213;

 

VISTO l’art. 1, comma 222, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”, il quale prevede che “Al fine di incrementare la misura del reddito di libertà ai sensi dell'articolo 105-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per garantire l'effettiva indipendenza economica e l'emancipazione delle donne vittime di violenza, il Fondo di cui all'articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è ulteriormente incrementato di 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2025. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, pari a 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi del comma 884 del presente articolo”;

 

VISTA la nota prot. n. 2982 del 28 aprile 2025, acquisita, in data 30 aprile 2025, al prot. DAR n. 7370, con la quale il Capo del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso, ai fini dell’acquisizione dell’intesa da parte di questa Conferenza, lo schema di decreto in oggetto, unitamente alla tabella di ripartizione delle risorse; 

 

VISTA la nota prot. DAR n.7461 del 30 aprile 2025 con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, al fine di dare avvio all’istruttoria di competenza, ha richiesto al Dipartimento per le pari opportunità di voler trasmettere i previsti concerti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell’economia e delle finanze;

 

VISTA la nota prot. n. 5046 del 21 luglio 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 12668, con la quale il Capo del Dipartimento per le pari opportunità ha trasmesso la nota del Capo dell’Ufficio legislativo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali recante il concerto sullo schema di decreto in oggetto nonché la nota del Capo di gabinetto del Ministro dell’economia e delle finanze nella quale il medesimo ha rappresentato l’assenza di osservazioni in merito allo schema di provvedimento di cui trattasi;

 

VISTA la nota prot. DAR n.12684 del 21 luglio 2025 con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano ha diramato le citate note del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’economia e delle finanze nonché lo schema di decreto trasmesso dal Dipartimento per le pari opportunità alle amministrazioni interessate;

 

VISTA la comunicazione del 23 luglio 2025, acquisita al prot. DAR n. 12849 con la quale il Coordinamento tecnico della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso avviso favorevole;

 

VISTA la comunicazione del 23 luglio 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 12880, con la quale l’ANCI ha rappresentato di non avere osservazioni da formulare dal punto di vista tecnico;

 

 

 

CONSIDERATO che, nel corso della seduta del 30 luglio 2025 di questa Conferenza:

-         le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa;

-         l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa;

 

ACQUISITO l’assenso del Governo;

 

SANCISCE INTESA

 

ai sensi dell’articolo 1, comma 187, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sullo schema di decreto della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze, di rideterminazione del contributo “reddito di libertà per le donne vittime di violenza” e di riparto delle risorse di cui all’articolo 1, comma 222, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, per gli anni 2025-2026.

enza, è stato rinviato, su richiesta dell’ANCI, condivisa dall’UPI;

 

CONSIDERATO che, nel corso della seduta del 18 dicembre 2024 di questa Conferenza:

  • le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con le osservazioni e le proposte emendative contenute nel documento che, allegato al presente atto, ne costituisce parte integrante (allegato 1), con il parere negativo – in particolare sugli accantonamenti delle risorse per il contributo alla finanza pubblica e sulle norme per il TPL, per le quali si chiede la modifica dei criteri di riparto – delle Regioni Campania, Emilia-Romagna e Toscana; la Regione Toscana ha segnalato anche la carente dotazione del Fondo sanitario nazionale;
  • l’ANCI, sulla base delle informazioni in proprio possesso sugli emendamenti approvati in sede parlamentare, ha espresso parere favorevole, rappresentando apprezzamento per l’eliminazione dei vincoli sul turnover, per la modifica sul Fondo minori e per alcuni specifici finanziamenti relativi a fondi per alcune categorie di Comuni; ha manifestato perplessità sulle forme di accantonamento e anche sul rinvio del finanziamento per alcuni fondi di investimento per i Comuni;
  • l’UPI ha espresso parere favorevole, rappresentando soddisfazione per la soppressione della disposizione volta a eliminare il turnover e sottolineando la difficoltà circa il persistere dello squilibrio del Fondo per le funzioni fondamentali delle Province nonostante l’incremento di 50 milioni di euro annui;

 

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

 

nei termini di cui in premessa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera a), n. 1), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”.