Esplora contenuti correlati

Repertorio atto n.59/CSR

Accordo, ai sensi dell’articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Revisione delle Linee Guida organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale”.

 Repertorio Atti n.  59/CSR    del 17 aprile 2019

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

Nell’odierna seduta del 17 aprile 2019

VISTI gli articoli 2, comma 1, lett. b) e 4, comma 1, del decreto legislativo del 28 agosto 1997, n. 281, che affidano a questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra Governo e la Regioni, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune (G.U. del 30 agosto 1997, n.202);

VISTO il decreto del Ministero della Salute 2 aprile 2015, n. 70: “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” (G.U. 4 giugno 2015, n.127), ed in particolare il punto 8 dell’Allegato che prevede la realizzazione di Reti per patologie, tra cui la Rete Oncologica, indicando di definire le relative linee guida e raccomandazioni laddove non già disponibili, ovvero di aggiornare quelle già esistenti;

VISTI i seguenti atti di questa Conferenza:

  • l’Intesa, sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 25 luglio 2012, che approva il documento sui requisiti minimi e le modalità organizzative necessari per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore (Rep. Atti n. 152/CSR del 25 luglio 2012);
  • l'Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 20 dicembre 2012, sul documento recante "Disciplinare sulla revisione della normativa dell'Accreditamento” in attuazione dell'articolo 7, comma 1, del nuovo Patto per la salute 2010-2012 (Rep. Atti n. 259/CSR del 20 dicembre 2012);
  • l’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 10 luglio 2014 concernente il Nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016, che prevede, fra l’altro, il riordino della rete assistenziale nelle sue articolazioni, territoriale ed ospedaliera (Rep. n. 82/CSR del 10 luglio 2014);
  • l’Accordo sancito tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato Regioni il 16 ottobre 2014 sul documento recante “Piano nazionale per le malattie rare (PNMR)” (Rep. Atti 140/CSR); 
  • l’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 30 ottobre 2014, concernente il “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burden del cancro – Anni 2014 – 2016” (Rep. Atti 144/CSR);
  • l’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 18 dicembre 2014 sul documento recante “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei Centri di Senologia” (Rep. n. n.185/CSR);
  • l’Accordo sancito tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 15 settembre 2016 sul documento recante “Piano nazionale della cronicità” (Rep. Atti 160/CSR);
  • l’Accordo sancito tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 29 settembre 2016 sul documento recante “Portale trasparenza dei servizi per la salute” – coordinatore Regione Veneto (Rep. Atti n. 178/CSR);
  • l’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 21 settembre 2017 sul documento recante "Istituzione dell’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza della sanità” (Rep. Atti n. 156/CSR del 21 settembre 2017);
  • l’Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 21 settembre 2017 per la realizzazione della Rete Nazionale dei Tumori Rari (RNTR) (Rep. Atti n. 158/CSR);

VISTA la nota del 6 marzo 2018 con la quale il Ministero della Salute ha inviato ai fini del perfezionamento di apposito Accordo da parte di questa Conferenza il documento recante “Revisione delle Linee guida organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale”, diramato il 12 marzo 2018 alle Regioni e alle Province autonome;

VISTI gli esiti della riunione tecnica del 27 marzo 2018, nel corso della quale sono state esaminate le osservazioni e le richieste di modifica delle Regioni;

VISTA la nota del 17 aprile 2018 con la quale le Regioni, come convenuto nella suddetta riunione, hanno trasmesso le proposte emendative al provvedimento, diramate in pari data;

VISTA le note del 15 e del 22 maggio 2018 con le quali il Ministero della Salute ha trasmesso rispettivamente i testi dell’Accordo e delle Linee Guida che hanno accolto in parte le richieste delle Regioni, diramate il 21 e il 22 maggio 2018;

VISTA la nota del 5 luglio 2018, diramata il 6 luglio, con la quale le Regioni hanno trasmesso alcune osservazioni ai suddetti testi;

RILEVATO che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno della seduta del 12 luglio 2018 di questa Conferenza, è stato rinviato per approfondimenti;

VISTA la nota del 19 luglio 2018 con la quale il Ministero della Salute ha trasmesso un nuovo testo che accoglie le modifiche richieste dalle Regioni;

RILEVATO che sono state convocate due  riunioni tecniche rispettivamente il 19 settembre e il 18 dicembre 2018, che non hanno avuto luogo su richiesta delle Regioni per approfondimenti;

VISTI gli esiti della riunione tecnica del 22 gennaio 2019, nel corso della quale le Regioni hanno presentato un documento che è stato esaminato in tale sede;

VISTA la nota del 13 marzo 2019, diramata il 14 marzo, con la quale il Ministero della Salute ha trasmesso un nuovo testo che accoglie in parte le richieste delle Regioni;

VISTA la nota del 5 aprile 2019, diramata in pari data, con la quale il Coordinamento della Commissione salute ha trasmesso l’assenso tecnico al provvedimento con una richiesta emendativa e un’osservazione;

VISTA la nota dell’11 aprile 2019, diramata il 12 aprile, con la quale il Ministero della Salute ha trasmesso il testo consolidato all’esito delle valutazioni e delle osservazioni delle Regioni;

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni e le Province autonome hanno espresso parere favorevole al perfezionamento dell’Accordo sul documento recante “Revisione delle Linee Guida organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale” nella versione diramata il 12 aprile 2019;

ACQUISITO, quindi, l’assenso del Governo e dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome;

SANCISCE ACCORDO

tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini:

VISTI:  

  • il decreto legislativo del 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, il quale prevede che il Servizio sanitario nazionale assicuri i livelli essenziali e uniformi di assistenza nel rispetto tra l’altro, dei principi della qualità delle cure e della loro appropriatezza, da attuarsi attraverso linee guida e l’individuazione di percorsi diagnostici terapeutici (G.U. del 7 gennaio 1994 n. 4, S. O. n. 3);
  • la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, che prevede lo sviluppo di reti di riferimento europee (European Reference Network - ERN), costituite da centri di riferimento e di eccellenza appartenenti agli Stati membri per la cura di malattie rare e/o di patologie che richiedano cure di alta specialità (2011/24/UE);
  • il decreto del Ministero della Salute del 8 giugno 2016 recante: “Modifiche e aggiornamenti alla Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici (CND)” (G.U. 15 ottobre 2016, n. 242);
  • il D.P.C.M. del 12 gennaio 2017 recante: “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502.” (G.U. 18 marzo 2017 n.65, S.O. n. 15);
  • la legge 8 marzo 2017, n. 24 recante: “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” (GU Serie Generale n.64 del 17 marzo 2017);

TENUTO CONTO dei risultati dell’Azione promossa dalla Commissione Europea, sul cancro (CanCon), che nel fornire raccomandazioni su come migliorare in Europa le azioni di controllo sui tumori, ha elaborato il documento dal titolo “European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Control”;

CONSIDERATO CHE:

  • Negli ultimi dieci anni con l’aumento e l’invecchiamento della popolazione mondiale i casi di tumore nel mondo sono aumentati di più di un terzo ed il cancro è la seconda causa di morte al mondo dopo le malattie cardiovascolari. I dati epidemiologici relativi a incidenza, prevalenza e mortalità dei diversi tipi di tumore sono utili, sia per valutare nel tempo l'efficacia degli interventi di prevenzione primaria e secondaria e della qualità delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, sia per programmare i servizi che devono essere previsti dalla Rete Oncologica ed il relativo dimensionamento nel numero e nella collocazione geografica.
  • La necessità di un’organizzazione in Rete deriva dalla complessità dei bisogni sanitari e uno dei requisiti indispensabili per il funzionamento di una Rete Oncologica è rappresentato dall’attivazione di un modello organizzativo, che preveda l’approccio multi-disciplinare con l’integrazione delle differenti specialità in un team tumore specifico per la gestione clinica dei pazienti, con la condivisione dei percorsi di cura e la garanzia dell’equità di accesso alle cure e la precoce presa in carico. I nodi e le componenti della Rete sono definiti attraverso l’analisi epidemiologica, dei fabbisogni e dei bacini di utenza, in coerenza con gli standard nazionali dell’accreditamento e con gli standard ospedalieri, supportando il paziente rispetto alle problematiche di tipo burocratico per ridurne il disagio, dandogli la possibilità di potersi concentrare e dedicare esclusivamente alle cure cui sarà
  • Per rendere operative le indicazioni e le raccomandazioni che permettano il collegamento sistematico tra il livello programmatorio regionale, quello organizzativo dei nodi e tra le aziende sanitarie è necessario rendere disponibile, su scala nazionale, di definizioni, modalità e sistemi di valutazione comuni, con strumenti di verifica sistematicamente applicati e
  • L’accessibilità a strumenti di prevenzione e cure di qualità, per tutti i pazienti residenti in una certa area geografica, è fondamentale sia per garantire la qualità della vita ed il prolungamento della sopravvivenza dei pazienti oncologici, sia quale strumento di governance della mobilità sanitaria. A garanzia di ciò è necessaria un’adeguata integrazione tra le diverse attività sanitarie e socio-sanitarie, l’effettivo coinvolgimento dei servizi ospedalieri, territoriali, dei MMG, dei PLS, degli specialisti ambulatoriali e della Rete delle Cure Palliative.
  • Gli indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE) costituiscono una parte importante di un sistema di monitoraggio della qualità dell’assistenza in campo oncologico, insieme ad ulteriori indicatori specifici per misurare le modalità di funzionamento dei modelli organizzativi delle Reti Oncologiche e valutarne l’impatto sulla qualità dei processi di cura e assistenza, nonché indicatori relativi al grado di umanizzazione delle cure ed alla qualità percepita, sia in termini di esiti (Patient-Reported Outcome Measures - PROMs) sia in termini di esperienza di cura (Patient-Reported Experiences Measures - PREMs).
  • La Carta dei Servizi della Rete Oncologica rappresenta uno strumento che deve delineare il percorso che accompagni e sostenga le persone con tumore durante la malattia, con l’intento di salvaguardarne la dignità e ridurre il senso di sconforto che inevitabilmente si prova quando si affronta la patologia oncologica, con un importante ruolo svolto delle Associazioni di volontariato quali interlocutori nelle fasi progettuali e organizzative degli interventi
  • L'evoluzione delle discipline oncologiche in ambito assistenziale e di ricerca ha evidenziato la necessità di introdurre figure professionali, in parte già presenti in maniera informale, che siano in grado di sviluppare competenze specifiche. È prioritario valorizzare il ruolo che ciascun professionista ha all’interno della Rete e il suo coinvolgimento nelle infrastrutture di sistema, tra le quali l’accesso alla ricerca, la partecipazione a trials di Rete, l’analisi del monitoraggio e la discussione in Rete. Tali attività, potranno essere favorite, tramite la creazione di équipe itineranti per specifici interventi o per le attività
  • Le Reti Oncologiche Regionali sono parte integrante della programmazione dei servizi sanitari, in risposta alla domanda di cure oncologiche di qualità e anche al fine di valutare, in tempi appropriati, le necessità di innovazione tecnologica e di utilizzo dei farmaci, valorizzando la capacità di formazione e l’aggiornamento del In questo contesto, pertanto, devono essere trattate anche le problematiche clinico-assistenziali riguardanti i tumori rari.
  • La Formazione di Rete rappresenta un obiettivo prioritario, con particolare riferimento alle modalità di lavoro multi-professionale e multidisciplinare, all'integrazione ospedale-territorio, alle azioni di supervisione e tutoraggio dei nuovi assunti e all'utilizzo di audit clinico e training strutturati e
  • La Rete oncologica rappresenta un luogo privilegiato per il potenziamento della ricerca oncologica di tipo organizzativo e manageriale, per la ricerca clinica e traslazionale, qualitativa e per la conduzione di sperimentazioni
  • La primaria funzione di tipo informatica-tecnologica è quella di “gestione dei dati” per garantire completezza, coerenza, aggiornamento, integrazione tra varie fonti informative, robustezza dell’interfaccia di consultazione e massima fruibilità delle informazioni: ciò si attua anche grazie alla progressiva attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
  • Il PDTA rappresenta lo strumento clinico-organizzativo indispensabile per definire le attività di ogni professionista nella presa in carico del paziente e la sua valutazione, è un processo multidimensionale che avviene mediante audit ed indicatori di struttura, processo ed esito.
  • Il coinvolgimento e la partecipazione degli operatori, dei cittadini e dei pazienti assume sempre maggior rilievo, anche in termini di esperienza del cittadino/paziente o di valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture. In tal senso, assume un ruolo centrale il tema della Rete Oncologica in trasparenza che disegna i percorsi di cura, richiedendo usabilità, fruibilità ed accessibilità, come previsto dal Portale della Trasparenza dei Servizi per la Salute.

SI CONVIENE: 

  1. È approvato il documento recante: “Revisione delle Linee guida organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale”, Allegato sub A), parte integrante del presente atto;
  1. Il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano concordano che le raccomandazioni contenute nel documento di cui al punto 1 rappresentino indicazioni al fine di realizzare, sulla base della programmazione regionale, la rete oncologica a livello locale, per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area In tal senso, le 10 linee di azione previste nel documento di cui al punto 1, saranno pianificate e sviluppate nell’arco del prossimo triennio.
  1. Entro 90 giorni dalla stipula del presente Accordo, viene istituito presso il Ministero della Salute il Coordinamento generale delle Reti oncologiche e, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), viene istituito l’Osservatorio per il monitoraggio delle reti oncologiche, per assicurare l’omogeneità di funzionamento ed il periodico aggiornamento delle stesse.
  1. Dall’attuazione del presente Accordo non derivano nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le Amministrazioni interessate svolgono le attività ivi previste con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione

    

Per saperne di più

Torna all'inizio del contenuto