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Repertorio atto n. 246/CSR

Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro della giustizia e della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità recante: “Disciplina dei criteri e delle modalità per il riconoscimento e l’accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati ad organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della legge 24 novembre 2023, n.168”.

 

Rep. atti n. 246/CSR del 18 dicembre 2024

 

 

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

 

 

Nella seduta del 18 dicembre 2024:

 

VISTO l’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281;

 

VISTA la legge 24 novembre 2023, n. 168 recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica” e, in particolare,  l’articolo 18 della citata legge, il quale dispone che “ai fini e per gli effetti degli articoli 165, quinto comma, del codice penale e 282-quater, comma 1, terzo periodo, del codice di procedura penale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della giustizia e l’Autorità politica delegata per le pari opportunità stabiliscono, con proprio decreto, i criteri e le modalità per il riconoscimento e l’accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati a organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica e adottano linee guida per lo svolgimento dell'attività dei medesimi enti e associazioni”;

 

VISTA l’intesa sui requisiti minimi dei centri per uomini autori di violenza domestica e di genere, sancita da questa Conferenza Stato-Regioni in data 14 settembre 2022 (rep. atti n.184/CSR), e sue successive modificazioni;

 

VISTA la nota del 14 ottobre 2024, acquisita, in pari data, al prot. DAR n.16126, con la quale il Ministro della giustizia ha trasmesso lo schema di decreto in esame, al fine di acquisire il parere di questa Conferenza;

 

VISTA la nota prot. DAR n.16164 del 14 ottobre 2024, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza ha diramato la predetta documentazione, con contestuale convocazione della riunione tecnica, fissata il 16 ottobre 2024, in considerazione dell’urgenza rappresentata dal Ministero della giustizia;

 

VISTA la nota prot. DAR n.16236 del 15 ottobre 2024, con la quale la riunione tecnica è stata rinviata, su richiesta delle regioni, al 24 ottobre 2024;

 

CONSIDERATO che nel corso della predetta riunione tecnica sono state esaminate le proposte emendative e le osservazioni formulate dalle regioni e sono stati offerti degli spunti di riflessione per i ministeri competenti, che si sono resi disponibili ad alcune correzioni del testo del decreto e delle linee guida;

 

VISTA la comunicazione del 28 ottobre 2024, acquisita, in pari data, al prot. DAR n.16979, con la quale il Coordinamento della Commissione politiche sociali ha trasmesso un documento contenente le osservazioni regionali, diramata, in pari data, con nota prot. DAR n. 16980;

 

VISTA la nota, acquisita al prot. DAR n.17515 del 6 novembre 2024, con la quale il Ministero della giustizia ha inviato lo schema aggiornato di decreto che tiene conto delle citate osservazioni e proposte emendative regionali;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 17544 del 6 novembre, con la quale il predetto schema di decreto aggiornato è stato diramato dall’Ufficio per il coordinamento delle attività di segreteria di questa Conferenza, con la richiesta alle regioni di voler comunicare l’assenso tecnico;

 

VISTA la comunicazione del 18 novembre 2024 del Coordinamento della Commissione politiche sociali, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 18338 e diramata, in pari data, con prot. DAR n. 18346, contenente le proposte emendative e osservazioni delle regioni al testo riformulato;

 

VISTA la nota del Ministero dell’economia e delle finanze del 19 novembre 2024, acquisita al prot. DAR n. 18495 e diramata, in pari data, con prot. DAR n. 18520, con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze ha richiesto una relazione tecnica ai fini di valutare la congruità finanziaria delle attività previste nello schema di decreto;

 

VISTA la comunicazione del Vicecapo di gabinetto del Ministero della giustizia del 3 dicembre 2024, acquisita, in pari data, al prot. DAR. 19156, con la quale sono stati trasmessi lo schema di decreto riformulato in accordo con gli Uffici del Ministro per la famiglia, a seguito delle suddette osservazioni regionali, nonché la relazione tecnica di accompagnamento;

 

VISTA la nota dell’Ufficio per il coordinamento delle attività di segreteria di questa Conferenza, prot. DAR n. 19547 del 4 dicembre 2024, con la quale è stato diramato il citato schema di decreto unitamente alla predetta documentazione con la richiesta al Ministero dell’economia e delle finanze e alle regioni di voler inviare il proprio assenso;

 

VISTA la comunicazione del 9 dicembre 2024, acquisita, in pari data, al prot. DAR 19834, con la quale il Coordinamento della Commissione politiche sociali ha trasmesso l’assenso tecnico sul provvedimento;

 

CONSIDERATO che, nel corso della seduta del 18 dicembre 2024 di questa Conferenza, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole sull’ultima versione del provvedimento, diramata il 4 dicembre 2024, con la richiesta di:

- prevedere all’articolo 17 del provvedimento che, per la Provincia autonoma di Bolzano, si tenga conto delle specificità territoriali, al fine di tutelare le minoranze linguistiche costituzionalmente riconosciute;

-  impegno al Governo di rivedere l’intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022 recante: “requisiti minimi dei centri per uomini autori di violenza domestica e di genere”, in particolare, laddove si prevede all’articolo 1, comma 9, lettera b) che gli enti del terzo settore debbano avere nello statuto tra gli scopi sociali o tra le finalità, in maniera prevalente, i temi del contrasto alla violenza contro le donne, in quanto tale previsione non consentirebbe ad alcuni territori di erogare i servizi, come da documento che, allegato al presente atto, ne costituisce parte integrante;

 

CONSIDERATO che il Viceministro alla giustizia e le rappresentanti della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, nell’ambito di ampio dibattito, hanno evidenziato, tra l’altro, che tutti gli enti che legittimamente esercitano il servizio possono continuare ad erogarlo, anche in assenza del requisito della prevalenza, sino alla revisione dell’intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022, entro settembre 2025, come già previsto dal regime transitorio contenuto nel citato articolo 17 che, pertanto, non è necessario modificare, e che tale previsione, quindi, tutela anche la specificità della Provincia autonoma di Bolzano;

 

CONSIDERATO, altresì, che le rappresentanti della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità hanno ribadito l’impegno assunto nell’ambito dell’intesa sancita il 28 novembre 2024 (rep. atti 233/CSR) sul decreto di riparto dei fondi per i C.U.A.V., di portare a termine i lavori del tavolo per la revisione dell’intesa del 14 settembre 2022, recante “Requisiti minimi dei Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere”;

 

CONSIDERATO, infine, che le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento in virtù delle rassicurazioni ricevute dai ministeri proponenti, per quanto attiene alla specifica richiesta riguardante la Provincia autonoma di Bolzano, che tutti gli enti ad oggi operanti possano continuare ad erogare il servizio, in regime transitorio nonché, per quanto attiene alla richiesta di futura revisione dell’intesa del 14 settembre 2022, dell’impegno ribadito dal Governo in tal senso;

 

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

 

nei termini indicati in premessa, ai sensi dell’art. 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281, sullo schema di decreto del Ministro della giustizia e della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità recante: “Disciplina  dei criteri e delle modalità per il riconoscimento e l’accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati ad organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della legge 24 novembre 2023, n.168”, nella versione diramata il 4 dicembre 2024.