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Verbale della seduta del 11 marzo 2021

Verbale n. 4/2021

Seduta dell’11 marzo 2021

 

                                                                                                                                                                                                                  

CONFERENZA UNIFICATA

Il giorno 11 marzo 2021, alle ore 14.40 presso la Sala riunioni del I piano di via della Stamperia n. 8, in Roma, la Conferenza Unificata (convocata con nota DAR prot. n. 4004 P-4.37.2.21 del 10 marzo 2021) si è riunita, in seduta ordinaria e in collegamento con modalità di videoconferenza, per esaminare il seguente ordine del giorno:

 

  1. Informativa del Ministro della Salute sul Piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. (SALUTE)

Per le Amministrazioni dello Stato:

il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, GELMINI *; il Ministro alla Salute, SPERANZA (in videoconferenza); il Ministro per le disabilità, STEFANI (in videoconferenza); il Capo di Gabinetto per gli Affari Regionali e le Autonomie, NUNZIATA; il Coordinatore dell’Ufficio III per il coordinamento delle attività della Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, LO RUSSO.

Per le Regioni e le Province autonome (in videoconferenza):

Il Presidente della Regione Emilia Romagna e Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, BONACCINI; il Vicepresidente della Regione Campania, BONAVITACOLA; il Presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia, FEDRIGA; il Presidente della Regione Lombardia, FONTANA; il Presidente della Regione Calabria, SPIRLÌ; l’Assessore della Regione Marche, SALTAMARTINI.

Per il sistema delle Autonomie in videoconferenza):

Il Presidente dell’ANCI, DECARO; il Presidente dell’Upi, DE PASCALE.

Sono, inoltre, presenti:

Il Commissario straordinario all’emergenza, FIGLIULO; il Capo del Dipartimento di Protezione civile, CURCIO; il Capo di Gabinetto degli Interni, FRATTASI; il Commissario all’unità di crisi della Regione Piemonte, COCCOLO.

Svolge le funzioni di Segretario della Conferenza Unificata LO RUSSO.

* Il Ministro Gelmini è delegato ad esercitare le funzioni di Presidente della Conferenza

Il Ministro GELMINI pone all’esame il PUNTO 1 all’o.d.g. che reca: Informativa del Ministro della Salute sul Piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il Ministro GELMINI ringrazia i Ministri Speranza e Stefani per la loro partecipazione nonché il Generale Figliuolo, neo Commissario all’Emergenza, e il Capo della Protezione civile il dottor Curcio.

Rispetto all’ordine del giorno riferisce che il Ministro Speranza, che con il precedente Governo aveva già reso un’informativa sul tema, la settimana scorsa ha già avuto un primo confronto con il neo Commissario e con il dottor Curcio su questo tema che per il Governo rappresenta una sfida centrale. Evidenzia che la seduta odierna rappresenta l’occasione per un aggiornamento sull’implementazione del piano vaccini, sul quale è necessaria un’accelerazione. Evidenzia, inoltre la necessità di una maggiore chiarezza rispetto alle categorie prioritarie posto che oltre a quelle già note che ricomprendono le persone maggiormente fragili e gli ultraottantenni è fondamentale porre la giusta attenzione al tema della disabilità già sollevato nel corso degli incontri precedenti e per il quale interverrà il Ministro Stefani. Tra le altre questioni da affrontare ricorda quella relativa all’individuazione della sede di vaccinazione degli insegnanti fuori sede nonché quella relativa al 30 per cento delle dosi da riservare per la seconda iniezione di vaccino.

Il Ministro SPERANZA, salutati tutti i presenti, evidenzia che il testo in esame, risultato del confronto stringente e del lavoro congiunto tra il Direttore Rezza e il gruppo ristretto prima, poi di tutta la Commissione Salute, è già stato sottoposto – nella giornata di ieri, all’attenzione in modo particolare del Generale Figliuolo e del Capo Dipartimento Curcio. L’aggiornamento del Piano nasce dalle nuove indicazioni e dai nuovi target per le vaccinazioni dunque per acquisire nel documento ufficiale la novità circa la possibilità di utilizzare il vaccino AstraZeneca anche sopra i 65 anni. Infatti, mentre nella prima fase l’evidenza portava ad un utilizzo più limitato sul piano generazionale, con il passare delle settimane, tutti i principali Paesi europei - in modo particolare Francia, Germania e anche Italia - sono arrivati all’idea di un utilizzo quasi totale sul piano anagrafico quindi senza limiti almeno nella parte alta, fermo restando il limite di 18 anni.  L’utilizzo anche di questo vaccino per tutte le fasce anagrafiche cambia l’impostazione iniziale quando, essendo stato approvato con delle limitazioni anagrafiche, era stato necessario avviare un doppio canale cioè un canale classico che seguiva pienamente l’impostazione iniziale, quindi anche di natura generazionale a partire dagli ottantenni e un canale legato ai servizi pubblici essenziali muovendo sempre dal fatto che quel vaccino era utilizzabile solo sotto i 65 anni. La circolare pubblicata nella giornata di lunedì, frutto di un parere sia di Aifa che del Consiglio Superiore di Sanità, consente di utilizzare anche AstraZeneca in modo più largo e senza limitazioni anagrafiche ha reso necessario un aggiornamento del Piano che sarà trasmesso al Parlamento nella sua nuova versione che prevede il ripristino della priorità fondamentale di natura anagrafica. Poiché, com’è noto, in Italia 6 decessi su 10 sono connessi a persone con più di 80 anni la priorità assoluta resta la vaccinazione delle persone con maggiore anzianità. Quindi, nel confermare interamente l’impostazione adottata finora a partire dal personale sanitario, dalla popolazione delle RSA e dagli ultraottantenni, sono ripristinate e aggiornate le voci delle categorie estremamente vulnerabili ed estremamente fragili; la presenza del Ministro Stefani conferma il suo impegno in tal senso nel prestare la massima e giusta attenzione alle persone tutelate dalla L. 104/92, in particolar modo dall’articolo 3, comma 3. Dunque, nel rispetto dell’impostazione appena illustrata è chiaro che chi in queste settimane ha già avviato le vaccinazioni su alcune categorie essenziali quali il personale scolastico e le Forze armate, deve procedere a completare questa fase; completate queste categorie si procederà ripristinando un principio guida di natura anagrafica, ovvero quello più semplice e lineare nonché più comprensibile per la cittadinanza. Sottolinea che il superamento di tale criterio non è stata una scelta di natura politica bensì legata esclusivamente al fatto che uno dei vaccini era utilizzabile solo per una determinata categoria anagrafica; rimosso questo elemento con la nuova evidenza scientifica, si torna all’impostazione iniziale del Piano. Aggiunge, infine, che in queste giornate concitate giunge comunque la buona notizia legata all’autorizzazione, da parte dell’Ema, all’utilizzo vaccino di Johnson&Johnson le cui dosi in arrivo si aggirano intorno alle 7 milioni nel secondo trimestre e intorno alle 15-16 milioni nel terzo trimestre. Altro dato significante è che questo vaccino, essendo monodose, produrrà un risparmio molto significativo in termini di organizzazione e di logistica. In merito alle problematiche relativa al vaccino di AstraZeneca e di alcuni dei suoi lotti si resta in attesa di tutte le valutazioni delle Agenzie tecniche scientifiche. Ci si attende che l’Ema possa fornire adeguate rassicurazioni su questo vaccino già sospeso in Danimarca, in Norvegia e anche in Italia – in uno dei suoi lotti, a seguito di diversi casi avversi ancora oggetto di studio e approfondimento, è stato sospeso anche in Italia.  Sebbene la nota dell’Agenzia Italiana del Farmaco abbia evidenziato che al momento non è stato alcun nesso tra gli eventi avversi e la vaccinazione, la sospensione di natura precauzionale è stato un atto dovuto parallelo alle indagini dell’Autorità giudiziaria che sta indagando sul caso. In relazione all’indicazione del precedente Commissario Arcuri sull’opportunità di conservare una riserva del 30 per cento aggiunge che si può considerare superata visto che ad oggi la disponibilità dei vaccini è molto più marcata. Quando la disponibilità sarà ulteriormente ampia sarà possibile rafforzare ulteriormente capacità di vaccinazione. Aggiunge che l’accordo con i medici di Medicina generale è stato chiuso così come quello con gli specializzandi; a livello territoriale si sta procedendo in maniera non del tutto uniforme, ma da verifiche fatte anche attraverso Agenas la situazione presenta buoni margini di miglioramento. Nelle prossime ore si auspica di sottoscrivere anche l’accordo con gli odontoiatri che sono più di 60 mila e che hanno già manifestato la propria disponibilità. Aggiunge che si sta lavorando anche ad un’intesa con gli ambulatoriali nonché ad un’intesa con i pediatri. Sebbene l’intesa con i pediatri sia un’intesa più di prospettiva visto che i vaccini dedicati all’età pediatrica arriveranno non prima dei prossimi mesi; gli stessi pediatri hanno comunque manifestato la propria disponibilità a vaccinare i genitori e i bimbi di particolare fragilità. È chiaro, infatti, che vaccinare i genitori di un bimbo particolarmente fragile significa costruirgli attorno una rete di protezione molto importante. Si sta facendo un approfondimento anche rispetto alle farmacie e anche rispetto a tutti gli spazi anche esterni al mondo strettamente sanitario dove però può essere prevista la presenza di personale sanitario. A tal proposito riferisce che la scorsa settimana nel corso di un incontro tra il Ministro Orlando e le imprese del nostro paese è emersa la possibilità si possa mettere a disposizione personale sanitario che, a fronte di una maggiore disponibilità di dosi vaccinali, possono garantire una maggiore accelerazione. Conclude sottolineando che si sta attraversando una fase espansiva con più di 6 milioni di somministrazioni; nella giornata di ieri sono state inoculate 193 mila dosi. Con il superamento del limite anagrafico nell’utilizzo del vaccino AstraZeneca e con l’arrivo di ulteriori dosi sarà possibile programmare un’ulteriore accelerazione per le settimane a venire. 

 

Il Ministro GELMINI, ringraziando il Ministro Speranza, sottolinea che il Governo - anche con l’esempio del Presidente Mattarella che ha atteso il proprio turno nonostante la carica ricoperta, procederà con rigore e trasparenza; la scelta delle fasce d’età risponde esattamente a questa esigenza. Accogliendo positivamente anche l’attenzione riservata al tema delle persone con disabilità cede la parola al Ministro Stefani.

 

Il Ministro STEFANI ringrazia i presenti, in particolar modo il Commissario Figliuolo per la disponibilità a procedere all’acquisto di mascherine trasparenti, veramente importanti per tutta la comunità delle persone non udenti. Un ringraziamento particolare anche al Ministro Speranza per tutto il lavoro svolto in un momento decisamente complicato, per la sensibilità dimostrata e per avere inserito nelle raccomandazioni per il Piano vaccinale la priorità alle persone particolarmente fragili, come le persone con disabilità ai sensi della legge 104. Si tratta di passaggi importanti e di grande civiltà. 

Il Generale FIGLIUOLO ringrazia la Ministra Gelmini, i Ministri collegati nonché il Presidente Bonaccini, tutti i Governatori e tutti coloro i quali sono collegati in videoconferenza. Per quanto riguarda le dosi vaccinali del mese di marzo, la previsione è abbastanza rispettata, perché la piccola contrazione di AstraZeneca - dovuta a problematiche di natura internazionale, sarà compensata con un aumento di Pfizer. Già nella giornata di domani si prevede l’arrivo di circa 470 mila dosi in più di Pfizer che saranno pronte sui punti di distribuzione già dopodomani. Per ciò che riguarda quanto detto dal Ministro Speranza in merito alla possibilità di incrementare anche in maniera puntiforme la capacità vaccinale mediante i protocolli e gli accordi che sono in essere e stanno per essere completati con i medici di Medicina generale, con gli odontoiatri e con altre categorie, aggiunge che si stanno testando i sistemi di info-logistica per far sì che l’intero processo possa funzionare senza intoppi; in tale direzione le prossime settimane saranno un vero e proprio banco di prova. Aggiunge, inoltre, che si sta verificando l’integrazione tra tessera sanitaria, Sistema nazionale delle prenotazioni e quello di POS, per il controllo delle singole attività.  In merito al concetto della riserva ritiene sia di fondamentale importanza avere almeno un 1 per cento di riserva utile, ad esempio, anche in presenza di cluster di piccola entità dovuto a qualche variante del virus. Aggiunge, infine, che è garantito l’intervento nelle aree maggiormente in difficolta. A seguito di diverse interlocuzioni con il Commissario Longo della Regione Calabria, sarà emanata una disposizione con la quale la Prociv e la Difesa faranno a brevissimo delle ricognizioni utili a far sì che il Piano in Calabria possa essere implementato in tempi brevi; resta intesa la possibilità di intervenire con task force di vaccinatori utili a sostenere la Regione Calabria nel proprio piano vaccinale. Tale modello, ad oggi operativo in Calabria, potrà essere esteso a tutte le altre Regioni che lo riterranno necessario. Sebbene a livello teorico nel corso dei prossimi mesi le dosi saranno inoculate secondo le scadenze prefissate, è necessario che la declinazione a livello territoriale necessità di un modello logistico sanitario adeguato.

Il dott. CURCIO ringrazia la Ministra Gelmini, la Ministra Stefani e il Ministro Speranza per la presenza ma anche per i contatti costanti, continui e quotidiani che consentono anche al nostro livello di poter essere ancora più di aiuto. Saluta, inoltre, tutti i Presidenti di Regione, in particolare il Presidente Bonaccini che li rappresenta.  Riferisce che lo scorso venerdì, insieme al Commissario Figliuolo, è stato fatto Comitato Operativo Nazionale di Protezione civile per dare un segno importante dell’unità degli aspetti sanitari e di Protezione civile nelle Regioni. A seguito del Comitato operativo, con i rispettivi rappresentanti Regione per Regione è stato attivato un Tavolo tecnico. Con incontri mirati si è delineato un quadro fedele non solo della disponibilità oggi e della capacità a fare i vaccini Regione per Regione ma soprattutto un quadro in prospettiva; proprio su questa prospettiva si dovrà continuare a lavorare per far sì che, mano a mano che arriveranno i vaccini, si possa consentire alle strutture regionali di attivare in anticipo azioni a modulo. Sarà fondamentale giocare d’anticipo così come è giusto che sia nelle attività operative. Ad un’analisi dei diversi Piani regionali sono emerse alcune criticità non da ultimo il fatto che ci sono ancora Regioni che un Piano non ce l’hanno e che dovranno provvedere in tal senso prima possibile: più massicce saranno le dosi a disposizioni più sarà essenziale dotarsi un adeguato Piano vaccinale. Resta invariato il supporto della Protezione civile nonché l’operatività del tavolo tecnico di supporto che continuerà la propria attività anche, laddove necessario, con l’invio di apposite delegazioni che si recheranno in loco nelle Regioni che lo richiederanno. In merito alle criticità riscontrate nei diversi Paini vaccinali regionali si riscontrano criticità comuni a tutti che riguardano soprattutto il tema dei vaccinatori – e le misure che il Governo sta mettendo in piedi rispondono proprio a queste criticità, e criticità specifiche che ovviamente saranno valutate località per località, Regione per Regione.

Il Presidente BONACCINI ringrazia il Ministro Gelmini e il Ministro Speranza; ringrazia in particolar modo il Ministro Stefani per la proficua collaborazione con le Regioni. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta odierna ha espresso un parere positivo in merito alla proposta oggi in esame che rappresenta sicuramente un grande passo avanti. Ringrazia, inoltre, il Generale Figliuolo e il Capo Dipartimento Curcio per l’avvio di questa nuova fase che parte con la determinazione necessaria nel pieno di questa ondata di contagi che riguarda tutte le Regioni. C’è bisogno di un lavoro straordinario perché se è vero che le varianti hanno cambiato la natura del virus è vero che oggi, rispetto alla prima ondata dell’anno scorso, si dispone di un vaccino, strumento fondamentale per contrastarlo. Ribadisce, dunque, il proprio parere positivo con l’augurio che l’arrivo di decine di milioni di dosi previsto per il prossimo trimestre sia un dato reale e significativo; si tratterebbe, infatti, di una grande possibilità di accelerazione del Piano vaccinale. Evidenzia, poi, le modifiche e/o precisazioni contenute nel documento trasmesso. La prima richiesta riguarda il fatto che tra le altre categorie prioritarie e tra le sottocategorie corrispondenti, per esempio, a Forze armate, Polizia del soccorso pubblico, dopo le parole “Polizia municipale” venga inserito “Protezione civile”, eliminando al contempo la parola “ecc.”, perché l’eccetera rischia nei territori di non definire con precisione o allargare troppo le aspettative. Inserire, inoltre, la dizione “Protezione civile” consente di evitare anche su questo dicotomie tra territori che hanno già cominciato e altri che sono in attesa di chiarimento. La seconda riguarda l’importanza di specificare meglio la categoria 1 “Elevata fragilità”; si tratta di un fatto importantissimo anche in termini di civiltà di un Paese: si chiede di specificare che nelle vaccinazioni rientrino anche i cosiddetti care giver e i famigliari che prestano assistenza ai disabili gravi. La terza attiene la necessità di chiarire meglio la questione vaccinazione all’interno dei posti di lavoro perché l’utilizzo dei rispettivi medici consentirebbe di accelerare le vaccinazioni. A tal proposito occorre chiarire meglio cosa significhi “solo una volta completate le vaccinazioni per le categorie prioritarie individuate dal Piano o anche in parallelo qualora le dosi disponibili lo permettano”, per evitare che se un’azienda avvia la vaccinazione dei propri dipendenti prima che sia terminata la vaccinazione delle categorie individuate come prioritarie non parta poi uno scontro tra chi ne aveva diritto ed è stato esentato e chi invece è stato vaccinato ma avrebbe dovuto attendere. La quarta questione riguarda la necessità che il Governo ponga la giusta attenzione volta a garantire misure adeguate per i figli del personale della sanità. Il Ministero della Salute ha stabilito la chiusura delle scuole in presenza di più di 250 i casi ogni 100 mila abitanti nonché, al di là della colorazione delle zone, la chiusura delle scuole comprese quelle dell’infanzia a seguito di un’accelerazione dei contagi a causa di varianti del virus che colpiscono anche bambini e giovanissimi. In questo scenario i figli del personale della sanità si trovano in una situazione di ulteriore difficoltà visto che il contingente di dipendenti della sanità pubblica in ogni Regione non può usufruire né dei congedi né di ferie. E’ necessario, dunque, che il Decreto ristori, così come garantito dal Governo, preveda un nuovo fondo capiente - che secondo le anticipazione dovrebbe ammontare a 200 milioni di euro nonché indicazioni utili in merito a congedi parentali, voucher e bonus baby-sitter anche per i lavoratori autonomi. In ultimo evidenzia la necessita di assicurare le dosi vaccinali per il numero di popolazione residente assistita in ciascuna Regione.  (All. 1/a)

Il Sindaco DECARO ritiene condivisibile il superamento delle categorie per consentire la vaccinazione di tutta la popolazione cosi come ritiene condivisibile che le vaccinazioni nelle aziende possano essere fate tramite il medico aziendale e/o il medico del lavoro in modo da evitare di impattare sulle attività che vengono fatte dai medici attraverso le Aziende sanitarie locali. In merito alle vaccinazioni in azienda evidenzia che, in attesa che le dosi siano sufficienti, si dovrà chiarire con che modalità si dovrà procedere in relazione alle categorie ad esempio in una catena di supermercati si dovranno vaccinare tutti i dipendenti o prima chi lavora in cassa? O nelle aziende di trasporto si dovrà vaccinare prima chi guida un autobus o la metropolitana o anche chi sta in ufficio? Si tratta di quesiti che necessitano di indicazioni precise per far sì che quando le dosi saranno numericamente adeguate si potrà procedere senza polemiche consentendo ai Comuni di operare in autonomia con i propri medici. I Comuni, infatti, stanno facendo grandi sforzi per aiutare e sostenere la campagna vaccinale mettendo a disposizione palazzetti dello sport e altri luoghi fisici per aumentare i punti di vaccinazione; sarebbe utile in tal senso siglare un apposito protocollo per consentire ai Comuni di vaccinare direttamente i propri 8 mila dipendenti.   

 

Il Presidente DE PASCALE, condividendo le riflessioni del Ministro Speranza, ritiene che il principio del maggiore rischio sia l’unico principio con un fondamento etico.  Comprendendo, inoltre, lo sforzo del Governo nel dover fronteggiare le richieste che quotidianamente arrivano dalle singole categorie che chiedono di rientrane tra quelle prioritarie, seppur nel pieno rispetto di aziende e lavoratori e della necessita di non catalogare i cittadini in categorie di serie A e di serie B, ribadisce che il principio guida non può che essere quello della tutela della vita.

L’Assessore SALTAMARTINI, associandosi ai complimenti e ai ringraziamenti al Generale Figliuolo e al Dott. Curcio, pone l’attenzione su due questioni. In primo luogo la programmazione delle consegne per aprile-maggio: è necessario sapere esattamente quale sarà la ripartizione dei vaccini per tipologia per ogni Regione per poter procedere ad un’organizzazione delle vaccinazioni; in secondo luogo è necessario sapere se nei prossimi mesi di aprile e maggio si potrà ancora fare affidamento al personale promesso dal precedente Commissario.  Chiede, infine, di poter avere tutte le indicazioni richieste nel più breve tempo possibile anche per poter fornire ai cittadini adeguate rassicurazioni; è evidente, infatti, che la vaccinazione degli over 70–80 quando si conosceranno entità delle dosi disponibili e sedi e tempi per le prenotazioni. A tal proposito ricorda che il meccanismo territoriale prevede più punti idonei alle vaccinazioni prenotabili sulla piattaforma di Poste italiane che prevede, appunto, la possibilità di prenotarsi e di ricevere immediatamente risposta su giorno, ora e luogo della vaccinazione.

Il Presidente SPIRLÌ evidenzia che affiancatosi al Commissario Longo per seguire da più vicino la campagna di vaccinazione ha avuto modo di verificare che le debolezze riscontrate nel corso delle prime settimane si stano via via recuperando. Anche da alcuni sopralluoghi nei centri vaccinali è emersa si qualche debolezza ma anche una buona organizzazione. Rileva, però, che nonostante il protocollo d’intesa già firmato e valido a livello nazionale, risulta ancora scarsa la disponibilità di molti medici di base; l’intervento sulla categoria deve essere molto chiaro per evitare che la responsabilità di eventuali falle nel sistema siano addebitate al Governo, alla Regione o all’ASP. Chiede, inoltre, se lo stoccaggio dei vaccini anziché essere così frazionato all’interno delle Regioni non possa essere centralizzato e quindi regionale, in maniera tale che tutte le ASP e le Aziende Ospedaliere competenti vengano giustificatamente a recuperare le dosi necessarie che scaturiscono dagli elenchi di prenotazione. E’ necessario, infatti, che i vaccini distribuiti alle ASP o alle Aziende Ospedaliere non vengano considerati propri ma che siano ottimizzati anche a beneficio dei territori limitrofi.  Chiede, infine, di poter avere i contatti del Generale Figliuolo e del dott. Curcio per una comunicazione più diretta.

Il Ministro SPERANZA accoglie la richiesta regionale in merito all’eliminazione della parola “etc.”  da considerarsi come un refuso eliminabile. Ritiene, altresì, possibile esplicitare il termine “Protezione Civile” anche se, in realtà, nel testo era già stato aggiunto - proprio ieri dal Capo Dipartimento Curcio, un’indicazione sul Soccorso pubblico. In merito ai Care giver, già richiamati nel testo, ritiene che possano essere vaccinati anche un vaccino non a mRNA per cui, a differenza delle persone estremamente fragili che continueranno ad essere vaccinate con vaccino mRNA, i Care giver - che mediamente possono essere relativamente giovani e in buone condizioni di salute, possono rientrare nell’utilizzo del vaccino AstraZeneca o Johnson&Johnson quando, chiaramente, disponibile.  Il testo che riguarda, invece, le aziende per quanto possa essere limato, non cambierà nella sostanza. Per quanto riguarda, invece, il tema posto dal Presidente Spirlì medici di Medicina generale - tema peraltro posto da diversi governatori regionali, evidenzia quanto questa rete sia fondamentale e ricorda che la vaccinazione antinfluenzale, nella stragrande maggioranza dei casi e anche in un numero limitato di settimane, è stata fatta proprio dai medici di base. Sottolinea, inoltre, trattandosi di un protocollo che si fonda sull’ACN, che il processo non si basa sulla volontarietà del singolo ma è un vero e proprio atto dovuto. A tal proposito riferisce che la nota sul tema trasmessa all’Assessore Moratti della Regione Lombardia che aveva chiesto una specifica su questo punto, può essere estesa anche ad altre Regioni perché se ne faccia l’utilizzo più congruo poiché non si sta parlando di una facoltà o di una volontà quanto di un impegno essenziale frutto dell’accordo di convenzione tra le Aziende Sanitarie e i medici di Medicina generale. Si impegna, pertanto, a trasmettere la nota della Direzione del personale del Ministero della Salute a tutte le Regioni italiane. Aggiunge, comunque, che stando alle indicazioni pervenute dai livelli territoriale la macchina dei medici di Medicina generale inizia a funzionare e i risultati sono immediatamente visibili e percepibili visto che la loro capillarità e il loro rapporto di fiducia col paziente resta un’arma straordinaria.

Il Commissario COCCOLO, ponendo l’attenzione su una frase del Piano che riporta: “Tenendo conto delle priorità definite potrà procedersi in parallelo…, evidenzia che tra le priorità indicate nel Piano si fa riferimento agli over 80, al completamento della vaccinazione delle categorie della Fase 1 e successivamente al completamento della campagna vaccinale di personale sanitario, personale docente e non docente, Polizia e Servizi penitenziari, detenuti compresi. A tal proposito, a seguito del sollecito del DAP in merito alla vaccinazione dei detenuti, chiede se “procedere in parallelo” significhi poter procedere contemporaneamente alla vaccinazione di over 80 e over 70 e della categoria dei servizi penitenziari. Se da un lato, così come evidenziato dal DAP, ritardare la vaccinazione all’interno delle carceri potrebbe portare a problemi di ordine pubblico è anche vero che appare inverosimile anticipare la vaccinazione dei detenuti rispetto agli over 70, tenuto conto di quelle che sono le dosi disponibili in questo momento. Sarebbero, quindi, auspicabili un chiarimento in tal senso nonché la rassicurazione che completata la vaccinazione della categoria prioritaria degli over 80 e 70 si procederà alla vaccinazione dei detenuti con il vaccino che sicuramente sarà quello AstraZeneca. Precisa, inoltre, che si è giustamente già provveduto alla vaccinazione dei detenuti over 80. Associandosi alla richiesta del Presidente Spirlì chiede di poter avere i contatti del Generale Figliuolo e del dott. Curcio.

 

Il Ministro SPERANZA ribadisce che, al momento, la priorità è ripristinata in termini anagrafici, per alcune delle altre categorie si sta già procedendo in parallelo e si continuerà fino a completamento. Il personale docente o le Forze armate sono già in larghe parti del Paese su numeri significativi; per il personale scolastico, ad esempio, sono state superate le 500 mila unità a livello nazionale. Sottolinea che questa è la situazione che deriva dalla fase in cui AstraZeneca era limitata agli under 65. Nel nuovo contesto si procederà a completare le categorie già avviate ribadendo una priorità esclusivamente anagrafica, con l’eccezione chiaramente delle estreme fragilità, tra cui la disabilità. La vaccinazione nelle carceri può attendere la fase di natura anagrafica.  

Il Commissario COCCOLO ringrazia per il chiarimento perché non tutte le Regioni – come, ad esempio, il Piemonte, hanno già iniziato la vaccinazione all’interno delle carceri. Al momento, dunque, ci si atterrà rigidamente al protocollo facendo riferimento al dato anagrafico; ultimate le categorie anagrafiche si procederà con la vaccinazione dei detenuti.

Il Presidente FONTANA interviene per riallacciarsi alla rassicurazione che, come riferito dal Ministro Gelmini, il problema legato ai figli del personale sanitario sarà inserito nel prossimo decreto. Considerato che tale decreto richiederà ancora un po' di tempo chiede se non sia possibile ipotizzare un decreto ad hoc per andare incontro alle esigenze dei diversi ospedali in sofferenza

 

Il Ministro GELMINI ritiene che tale ipotesi possa essere valutata e affrontata contemporaneamente al tema delle restrizioni; un decreto ad hoc potrebbe vertere su entrambe le problematiche. 

 

Il Presidente FEDRIGA, ringraziando il Ministro Stefani per l’impegno mostrato nell’affrontare il tema della disabilità, chiede conferma in merito al fatto che si procederà per priorità anagrafiche passando, solo successivamente, alle persone con disabilità o pluripatologie. Inoltre, in riferimento alla precisazione del Ministro Speranza in merito alla necessità di completare la vaccinazione delle categorie già avviate – ovvero personale scolastico e forze armate, chiede se la vaccinazione delle altre categorie per fasce d’età possa iniziare parallelamente o solo una volta conclusa la vaccinazione delle categorie avviate. Ritiene, infatti, che la vaccinazione per fasce di età, delle persone fragili e di quelle con disabilità dovrebbe essere univoca; questo, infatti, consentirebbe di salvaguardare la vita di queste categorie fragili nonché di evitare che gli ospedali si sovraccarichino. Infine, chiede indicazioni in merito alla vaccinazione dei lavoratori privati con i quali si procederà solo dopo aver completato la vaccinazione delle categorie sopradette. Considerato che bisognerà vaccinare non solo tutto il comparto del pubblico impiego ma anche quello delle piccole aziende, bisognerà prevedere che nelle Regioni, nei Comuni, nell’INPS possa essere presente personale medico dedicato per evitare discriminazioni tra dipendenti del settore pubblico e quelli del settore privato. 

Il Presidente BONACCINI ringrazia il Ministro Speranza per le risposte puntuali. Segnala, però, che in sede di Conferenza Unificata possono intervenire solo i Presidenti e gli Assessori; che tutti i tecnici possono intervenire solo in sede di Conferenza delle Regioni e delle province autonome; l’intervento in sede di Conferenza Unificata – essendo di natura politica, è riservato a Presidenti e Assessori deputati a rappresentare le Regioni dal punto di vista istituzionale.

Il Capo di Gabinetto FRATTASI ringrazia il Ministro Gelmini, il Ministro Speranza i Presidenti collegati nonché il Generale Figliuolo e il dott. Curcio. In merito alla Fase 1 del Piano vaccinale, ricorda che la Polizia di Stato, anche impegnata attraverso la Direzione Centrale di Sanità nella vaccinazione, è impegnata nella vaccinazione in strutture quali caserme - presidiarie della Polizia di Stato, in ausilio di personale sanitario interno.  Tale sistema, in termini statistici, confluisce nel sistema anagrafico nazionale del Piano vaccinale per cui tutto si ricompone in un unico sistema informativo. Ovviamente, questo ha comportato la necessità, in relazione alle dosi vaccinali disponibili e in relazione all’indicazione sui servizi essenziali, alla vaccinazione anche in favore del personale civile che presta servizio presso le Questure e presso le Prefetture. In Regioni e in determinate aree del territorio questa attività è stata del tutto completata garantendo la messa in sicurezza di tutto il personale impegnato sul territorio a dare continuità ai servizi essenziali e alle attività delle Prefetture e delle Questure. Risulta, però, che ci sono ancora alcune Prefetture che devono completare il Piano vaccinale e altee che, addirittura, devono ancora avviarlo. Poiché ci sono stati dei rallentamenti dovuti alle difficoltà di mettere in asse i due piani, cioè quello anagrafico e quello delle categorie fragili, appare utile l’indicazione del Ministro Speranza di procedere in parallelo anche per non lasciare a metà dell’opera il percorso avviato e per evitare disuguaglianza di trattamento tra i dipendenti di Questure o di Prefetture.

Il Generale FIGLIUOLO, in merito alla programmazione dei vaccini per i mesi prossimi, riferisce che a breve invieranno i dati saranno inviati alle Regioni. Aggiunge che i dati disponibili riguardano solo le due settimane precedenti considerato che, ad oggi, non esistono in capo alle aziende produttrici scorte di vaccini; le aziende producono e immettono direttamente sul mercato. Da video call recenti fatte con tutti i Presidenti delle aziende produttrici è emerso che la procedura unanime prevede che una volta che il vaccino viene infialato, viene portato presso i laboratori per i controlli di qualità - mediamente oltre 150 controlli; laddove anche solo uno non passi la valutazione positiva tutto il lotto viene bloccato. Chiaramente, se quel lotto fa parte di un lotto dell’Italia, la conseguenza è un taglio dei vaccini.  L’accordo preso prevede di avere, nel più breve tempo possibile, indicazioni precise e puntuali per sapere se i vaccini arriveranno secondo il programma congruito. Sottolinea che l’intera struttura commissariale rimane a completa disposizione con l’impegno a confermare, non appena possibile, quanto programmato. Aggiunge che risponderà direttamente anche alle osservazioni dell’Assessore delle Marche.

Il Vicepresidente BONAVITACOLA condivide la struttura della proposta in esame condividendo la preoccupazione già espressa che possa crearsi non poca confusione. L’individuazione di criteri discrezionali – a margine di quelli oggettivi, ha creato competizioni tra professioni e discussioni sul concetto di servizio pubblico essenziale. In tale contesto la definizione del criterio dell’età sembra obiettivamente la cosa miglior; è assolutamente necessaria un’adeguata programmazione pur accogliendo l’idea che residui - in via eccezionale un margine di flessibilità per alcune situazioni particolari che potranno decidere le Regioni. Chiede, infine, indicazioni chiare sul canale di approvvigionamento per i luoghi di lavoro. Ricorda, infine, che la Regione Campania ha più volte richiesto un equilibrio in relazione all’asimmetria della prima fase; infatti, nella prima fase il criterio della popolazione, il criterio delle strutture per anziani e il criterio del personale sanitario avevano portato ad una penalizzazione complessiva. Tale situazione era stata accettata a condizione che dal primo di aprile fosse garantito il criterio di “un vaccino ogni abitante” al fine di riequilibrare questa sperequazione.

Il Presidente AQUAROLI ringrazia i Ministri Gelmini, Speranza e Stefani nonché il Generale Figliuolo e il Direttore Curcio.  In merito ai lotti di AstraZeneca, sui quali in questo momento si stanno rincorrendo notizie contrastanti, chiede, soprattutto al Ministro Speranza, se si sta vagliando l’opportunità di sospendere in questo momento la somministrazione per fare una verifica su quello che sta realmente avvenendo o se si continuerà con la somministrazione degli altri lotti.

Il Generale FIGLIUOLO riferisce che, al momento, risulta che in via precauzionale sia stato bloccato solo il lotto somministrato alle persone decedute.

Il Ministro GELMINI, come già detto dal Ministro Speranza in apertura di intervento, ribadisce che – grazie anche all’intervento dell’Aifa, si faranno tutti gli accertamenti del caso per valutare con la massima attenzione quanto accaduto.  

Pertanto la Conferenza Unificata

  • PRENDE ATTO nei termini riportati nell’Atto di Conferenza, dell’Informativa resa ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento “Vaccinazione Anti SARS-CoV-2/COVID19. Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione Anti SARS-CoV-2/COVID 19”, che, allegato all’Atto, ne costituisce parte integrante (All. B).

     (All. 1)

 

 

Il Ministro GELMINI, ringraziando per la collaborazione, dichiara conclusi i lavori della Conferenza alle ore 15.55

        Il Segretario                                                                                           Il Presidente

            Cons. Saverio Lo Russo                                                                        On. Mariastella Gelmini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DISTINTA DEGLI ALLEGATI

 

 

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    ALL. 1/a   

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DOC. REGIONI E PROVINCE AUTONOME

REP. 10/CU DELL’11 MARZO 2021

 

 

 

 

 

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