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Repertorio atto n. 46/CU

Parere, ai sensi dell’articolo 1, comma 728, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, recante “Disposizioni concernenti le modalità per incrementare il tempo pieno nella scuola primaria”.

Rep. Atti n. 46/CU  del 30 maggio 2019 

LA CONFERENZA UNIFICATA

nell’odierna seduta del 30 maggio 2019:

VISTO l’articolo 1, comma 728, della legge 30 dicembre 2018, n.145, il quale prevede che con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni  dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza unificata, sono stabilite le modalita' per incrementare il tempo pieno nella scuola primaria. Il successivo comma 729 dispone che ai fini di cui al comma 728, il limite di spesa di cui all'articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n.107, è incrementato in misura corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi nella scuola primaria;

VISTO lo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, recante “Disposizioni concernenti le modalità per incrementare il tempo pieno nella scuola primaria”, trasmesso dall’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con nota prot. n. 5788 del 22 febbraio 2019, provvedimento diramato con nota DAR 3587 del 27 febbraio 2019;

CONSIDERATO che nella riunione, a livello tecnico, tenutasi il 12 marzo 2019, le Regioni hanno rappresentato l’esigenza di un rinvio per chiarimenti sui criteri di riparto adottati; mentre l’ANCI ha posto l’attenzione sul problema delle risorse aggiuntive che andrebbero ad incidere sui Comuni, a seguito dell’ampliamento della dotazione organica per il tempo pieno nella scuola primaria;

CONSIDERATO che, nella medesima sede tecnica, il rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze ha sollevato alcune criticità circa i costi aggiuntivi e le risorse finanziarie per far fronte all’attivazione del modello del tempo pieno, che dovrebbe realizzarsi nei limiti dell’organico assegnato e solo in presenze di strutture idonee; considerando l’impatto dell’incremento del tempo pieno sul personale ATA, la cui presenza si renderebbe necessaria nelle ore pomeridiane;

VISTA la nota DAR 4752 del 18 marzo 2019, con la quale sono state diramate le osservazioni delle Regioni, dell’ANCI e del Ministero dell’economia e delle finanze e la successiva nota del 1°aprile 2019, con la quale il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Ufficio di Gabinetto, ha trasmesso le proprie controdeduzioni, che sono state diramate il successivo 2 aprile alle Regioni e agli Enti locali;

CONSIDERATO che, nella riunione tecnica del 15 aprile 2019, le Regioni, pur apprezzando l’incremento di posti nella scuola primaria previsti nello schema di decreto, hanno tuttavia espresso perplessità in merito al criterio adottato per il riparto in quanto lo stesso non ha una reale ricaduta sull’obiettivo di incrementare il tempo pieno; hanno altresì chiesto di avviare un tavolo per condividere le finalità da perseguire per gli anni futuri e un criterio diverso;

CONSIDERATO altresì che l’ANCI, nell’esprimere parere contrario sul decreto, ha condiviso la posizione delle Regioni circa l’attivazione di un tavolo, ribadendo la posizione già assunta nel precedente incontro tecnico del 12 marzo 2019, sottolineando che il numero di 2000 posti in organico per il tempo pieno comporta un aumento delle risorse necessarie relative al rimborso dei pasti da fornire al personale statale docente e personale ATA della scuola;

CONSIDERATO che, al riguardo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha dato la disponibilità del proprio Dicastero ad avviare un Tavolo di confronto, precisando che il criterio di riparto adottato nello schema di decreto in parola, è stato effettuato in base alla popolazione scolastica frequentante le classi prime a tempo normale, che potrebbero avere interesse ad attivare il tempo pieno;

VISTA la nota prot. 0011959 del 17 aprile 2019 con la quale il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ad esito del citato incontro tecnico del 15 aprile 2019, ha trasmesso lo schema di decreto in parola, che è stato diramato il 19 aprile 2019, con nota DAR 6698;

RILEVATO che, l’argomento iscritto alla seduta di questa Conferenza del 9 maggio 2019, è stato rinviato per consentire un approfondimento sui criteri da adottare;

CONSIDERATO che, pertanto è stato convocato un incontro tecnico, tenutosi il 14 maggio 2019, nel corso del quale le Regioni hanno espresso avviso favorevole condizionato all’accoglimento dell’avvio di un tavolo di confronto per rivedere i criteri di riparto per il prossimo anno; mentre l’ANCI, che rappresentava anche l’UPI, ha convenuto sulla richiesta delle Regioni di affrontare con il Ministero dell’istruzione, un ragionamento sui criteri e le finalità del decreto, ma ha posto la questione di prevedere delle risorse aggiuntive necessarie per affrontare la questione relativa al rimborso dei pasti forniti al personale statale docente e ATA della scuola;

CONSIDERATO che, al riguardo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ha dimostrato piena disponibilità ad accogliere la richiesta delle Regioni di avviare un tavolo di confronto sull’adozione di nuovi criteri per gli anni successivi, ma di non poter accogliere la richiesta dell’ANCI di prevedere un incremento di risorse per il decreto di cui trattasi;

RILEVATO che, nella seduta di questa Conferenza del 16 maggio 2019, le Regioni hanno espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento della richiesta di rivedere il criterio di riparto adottato e di avviare, da subito, un tavolo di confronto per condividere, per il prossimo anno, criteri maggiormente rispondenti alle finalità dichiarate;

RILEVATO altresì che, nella medesima seduta si è convenuto sul rinvio del provvedimento, per consentire un ulteriore approfondimento con l’ANCI, in merito alla richiesta di prevedere nel decreto de quo un incremento di risorse finanziarie necessarie a coprire il costo dei pasti erogati al personale statale docente e al personale ATA;

CONSIDERATO che, pertanto è stato convocato un incontro tecnico per il giorno 27 maggio 2019, nel corso del quale l’ANCI ha ribadito la necessità di un incremento del contributo statale alle spese sostenute dai Comuni per il servizio mensa scolastica, immaginando anche un incremento progressivo in un triennio e che, al riguardo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha rappresentato la propria disponibilità a proporre nella prossima legge di bilancio l’incremento delle risorse come richiesto dall’ANCI;

CONSIDERATI gli esiti dell’odierna seduta di questa Conferenza, nella quale:

-le Regioni hanno confermato il proprio parere favorevole sul provvedimento, evidenziando tuttavia la non condivisione del criterio adottato per il riparto, chiedendo al riguardo, l’avvio in tempi brevi di un Tavolo in Conferenza Unificata per condividere, per il prossimo anno, criteri maggiormente rispondenti alle finalità dichiarate;

-l’UPI anche a nome dell’ANCI ha espresso parere favorevole condizionato al  reperimento delle risorse necessarie per la copertura dei costi;.

CONSIDERATO che, al riguardo, il Presidente della Conferenza, anche a nome del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha accolto la richiesta di avviare, presso la Conferenza Unificata, un Tavolo di confronto sui criteri da adottare per il futuro anno scolastico, come richiesto dalle Regioni:

ESPRIME PARERE

nei termini di cui in premessa, ai sensi dell’articolo 1, comma 728, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, recante “Disposizioni concernenti le modalità per incrementare il tempo pieno nella scuola primaria, nel testo trasmesso con nota prot. 0011959 del 17 aprile 2019, dal Ministero dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca e diramato con nota DAR 6698 del 19 aprile 2019.

                    

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