Esplora contenuti correlati

Repertorio atto n. 42/CU

Intesa ai sensi dell’articolo 202, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e della Sentenza della Corte Costituzionale del 7 marzo 2018, n. 74, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante la ripartizione delle risorse per il triennio 2021-2023 del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate.

Rep. Atti n.   42/CU   del 5 maggio 2021

LA CONFERENZA UNIFICATA

Nell’odierna Seduta del 5 maggio 2021 

VISTO l’articolo 202 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 che, al fine di migliorare la capacità di programmazione e riprogrammazione della spesa per la realizzazione delle infrastrutture di preminente interesse nazionale, istituisce il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate;

VISTO, in particolare, il comma 4 del citato articolo 202 del d.lgs. n. 50 che prevede che, con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, siano definite le modalità di ammissione al finanziamento della progettazione di fattibilità e l’assegnazione delle risorse del Fondo ai diversi progetti, nonché le modalità di revoca;

VISTO l’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, che ha istituito il Fondo per lo sviluppo infrastrutturale del Paese;

VISTO il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 8 marzo 2018, n. 95, recante “Definizione delle modalità di ammissione al finanziamento e di assegnazione delle risorse del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”;

VISTA la sentenza della Corte Costituzionale del 7 marzo 2018, n. 74, con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, nella parte in cui non prevede l’intesa con gli enti territoriali per i decreti riguardanti settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale;

CONSIDERATO che a seguito della citata Sentenza della Corte Costituzionale n. 74/2018, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha sottoposto uno schema di decreto recante “Definizione delle modalità di ammissione al finanziamento e di assegnazione delle risorse del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate” all’esame della Conferenza Unificata che ha sancito intesa nella Seduta del 20 dicembre 2018 (Rep. Atti 142/CU);

VISTO il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 10 maggio 2019, n. 171, che individua le modalità e le procedure per la ripartizione, in sede di prima applicazione ed in via sperimentale, delle risorse del Fondo stanziate per gli anni dal 2018 al 2020 sul quale è stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata nella Seduta del 28 marzo 2019 (Rep. Atti n. 26/CU);

VISTO lo schema di decreto trasmesso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 1° febbraio 2021 e diramato in data 2 febbraio 2021, Prot. DAR n. 2017;

VISTI gli esiti della riunione tecnica tenutasi in data 4 febbraio 2021, nel corso della quale le Regioni e l’ANCI hanno chiesto alcuni chiarimenti in merito ai progetti pilota, all’erogazione delle risorse e alla gestione dei residui che sono stati forniti dal Ministero proponente;

VISTA la nota del 9 febbraio 2021, Prot. DAR n. 2339, con la quale sono state diramate sia le osservazioni e le proposte emendative allo schema di decreto in esame, pervenute per le vie brevi in data 8 febbraio 2021 dall’ANCI sia le osservazioni e le richieste di modifica al provvedimento MEF-Gab n. 2554 dell’8 febbraio 2021;

VISTA la nota pervenuta per le vie brevi ed acquisita al protocollo DAR. 2366 del 9 febbraio 2021, diramata in pari data, Prot. DAR 2369, con la quale l’ANCI ha chiesto, in aggiunta alle richieste inviate con la nota dell’8 febbraio 2021, “che nel testo del decreto sia indicata espressamente la fonte di individuazione dei Comuni previsti per l'assegnazione di fondi per i progetti pilota”;

VISTA la nota del Ministero dell’economia e delle finanze, pervenuta in data 26 febbraio 2021 e diramata in data 1° marzo 2021, Prot. DAR 3416, con la viene comunicata la propria contrarietà alla richiesta dell’ANCI di inserire, all'articolo 2 dello schema di decreto, una disposizione in base alla quale gli enti beneficiari possano utilizzare una quota massima del 5% delle risorse loro assegnate «per le spese di gestione ed il supporto tecnico amministrativo relativi alle procedure presentate e a cui è associato un CUP»;

VISTA la nota del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, pervenuta in data 9 marzo 2021 e diramata in pari data, Prot. DAR 3926, nella quale, nel far presente di aver già recepito le osservazioni avanzate dal Ministero dell’economia e delle finanze e dalle autonomie locali nel corso della riunione del 4 febbraio sopra citata, ha confermato di non poter accogliere la richiesta dell’ANCI all’articolo 2 dello schema di decreto in esame;

VISTO il nuovo schema di decreto trasmesso dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che tiene conto di quanto segnalato dal Ministero dell’economia e delle finanze e delle proposte emendative dell’ANCI, pervenuto in data 15 marzo 2021 e diramato in pari data, Prot. DAR 4243;

VISTA la nota pervenuta in data 24 marzo 2021, e diramata in pari data Prot. DAR n. 4942 con la quale le Regioni hanno comunicato l’avviso favorevole all'intesa, condizionato all’accoglimento della seguente proposta emendativa: «All’art. 2, co. 1, lett. a, dopo le parole ‘ogni Autorità di sistema portuale’ sono aggiunte le seguenti: ‘, nonché le Regioni costiere non ricomprese in alcuna Autorità di sistema portuale, purché dotate di vigente Piano Regolatore portuale, sottoporranno…»

VISTA la nota MEF-Gab  n. 5744 del 31 marzo 2021, diramata in data 2 aprile 2021, Prot.  DAR 5505, con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato che nulla osta all’ulteriore corso del provvedimento;

VISTO il nuovo schema di decreto trasmesso dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che tiene conto delle osservazioni delle Regioni pervenuto in data 27 aprile 2021 e diramato in pari data, Prot. DAR 6854;

VISTA la nota con la quale le Regioni hanno comunicato che la Commissione interregionale infrastrutture, mobilità e governo del territorio ha espresso avviso favorevole all’intesa, pervenuta in data 4 maggio 2021 e diramata in pari data, Prot. DAR 7329;

VISTA la nota con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato il nulla osta all’ulteriore corso del provvedimento pervenuta in data 4 maggio 2021 e diramata in pari data unitamente all’assenso delle Regioni;

VISTI gli esiti dell’odierna Seduta, nel corso della quale le Regioni hanno espresso l’avviso favorevole alla conclusione dell’intesa;

CONSIDERATO che l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole alla conclusione dell’intesa con la raccomandazione di integrare le finalità della norma per estendere la possibilità di progettazione definitiva ed esecutiva degli enti locali

SANCISCE INTESA

ai sensi dell’articolo 202, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50 e della Sentenza della Corte Costituzionale del 7 marzo 2018, n. 74, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante la ripartizione delle risorse per il triennio 2021-2023 del fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate.

Per saperne di più

Torna all'inizio del contenuto