Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 416, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, recante “Criteri e modalità di riparto tra le regioni e le province autonome del fondo per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici”.
Rep. atti n. 3/CU dell’11 gennaio 2024.
LA CONFERENZA UNIFICATA
Nella seduta dell’11 gennaio 2024:
VISTA la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, comma 416, della legge n. 234 del 2021, il quale ha previsto l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, di un fondo per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, disponendo, altresì, che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, previa intesa in sede di Conferenza unificata, siano disciplinati il funzionamento del fondo e i criteri e le modalità di riparto delle risorse tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, inclusa la revoca in caso di parziale o mancato utilizzo delle risorse nei termini previsti;
VISTO il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla 7 aprile 2017, n. 45, recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”, e, in particolare, l’articolo 18-bis, il quale dispone che la Presidenza del Consiglio dei ministri esercita le funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo connesse al progetto “Casa Italia”, nonché le funzioni di indirizzo e coordinamento dell’operato dei soggetti istituzionali competenti per le attività di ripristino e di ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo, successive agli interventi di protezione civile;
VISTO il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41 e, in particolare, l’articolo 29-bis, il quale dispone che, per garantire da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri il coordinamento e il raccordo necessari per affrontare le situazioni di criticità ambientale delle aree urbanizzate del territorio nazionale interessate da fenomeni di esondazione e di alluvione, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare si avvale del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2016, recante “Approvazione dell’indicatore di riparto su base regionale delle risorse finalizzate agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 giugno 2021, recante il riparto e le modalità di utilizzo delle risorse, previste dal capitolo di bilancio n. 907 della Presidenza del Consiglio dei ministri, per il finanziamento di interventi volti alla messa in sicurezza del Paese in relazione al rischio idrogeologico;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 settembre 2021, recante “Aggiornamento dei criteri, delle modalità e dell’entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico”;
VISTA la nota prot. n. 2614 del 12 dicembre 2023 della Presidenza del Consiglio dei ministri –Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, acquisita, in pari data, al protocollo DAR n. 27534, con la quale è stato trasmesso lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, concernente il regolamento di disciplina del funzionamento del fondo di cui all’articolo 1, comma 416, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, al fine di acquisire l’intesa in sede di Conferenza unificata;
VISTA la nota prot. DAR n. 27578 del 12 dicembre 2023, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso il suddetto schema di decreto, unitamente alla relazione tecnica, alla relazione illustrativa e ai relativi allegati, al Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, all’ANCI, all’UPI e a tutte le amministrazioni centrali interessate, con la contestuale convocazione di una riunione tecnica per il giorno 18 dicembre 2023;
VISTA la nota prot. n. 33 del 4 gennaio 2024 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, acquisita, in pari data, al protocollo DAR n. 121, con la quale, all’esito della citata riunione tecnica, è stato trasmesso il nuovo testo dello schema di decreto in oggetto;
VISTA la nota prot. DAR n. 137 del 4 gennaio 2024, con la quale il suddetto schema di decreto è stato trasmesso al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, all’ANCI, all’UPI e a tutte le amministrazioni centrali interessate;
VISTA la nota prot. n. 16/RM del 10 gennaio 2024 della Regione autonoma Valle d’Aosta, acquisita, in pari data, al protocollo DAR n. 385 e diramata con nota prot. DAR n. 401 del 10 gennaio 2024, con la quale è stata chiesta un’integrazione al testo del provvedimento, finalizzata a chiarire ed autorizzare specificatamente il finanziamento delle spese di progettazione di interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità dei reticoli idrografici, per un importo che supera l’ammontare della quota assegnata alle Regioni e alle Province autonome per ogni singola annualità, nel rispetto dell’ammontare complessivo assegnato;
CONSIDERATO che nel corso della seduta dell’11 gennaio 2024 di questa Conferenza:
- le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa, con le osservazioni contenute nel documento consegnato che, allegato al presente atto, ne costituisce parte integrante (Allegato 1);
- l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa;
VISTI gli esiti della seduta dell’11 gennaio 2024 di questa Conferenza, nel corso della quale il Sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze ha rappresentato di non avere osservazioni da formulare sullo schema di decreto in oggetto;
ACQUISITO, quindi, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’ANCI e dell’UPI;
SANCISCE INTESA
nei termini indicati in premessa, ai sensi dell’articolo 1, comma 416, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, recante “Criteri e modalità di riparto tra le regioni e le province autonome del fondo per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici”.