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Repertorio atto n. 228/CSR

Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sull’integrazione al Piano Nazionale per la prevenzione (PNP) 2020-2025.

Rep. Atti n.   228/CSR         del 17 dicembre 2020

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

Nella odierna seduta del 17 dicembre 2020:

VISTO l’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, che prevede la possibilità per il Governo di promuovere, in sede di Conferenza Stato Regioni o di Conferenza Unificata, la stipula di intese dirette a favorire il conseguimento di obiettivi comuni tra Stato e Regioni;

VISTA l’intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020, concernente l’approvazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, parte integrante dell’Atto;

CONSIDERATO che il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 sottolinea come negli ultimi decenni in Italia, con l’invecchiamento progressivo della popolazione, si sia registrato un aumento dell’aspettativa di vita, legato al miglioramento delle condizioni sociali e a i progressi nella diagnosi precoce e nella cura delle malattie, che non sempre è accompagnato da un aumento degli anni di vita in buona salute;

CONSIDERATO che le cause e i meccanismi alla base dello sviluppo di un alto rischio cardio-metabolico sono multifattoriali e quindi diversi tra i vari individui e che, nonostante gli sforzi profusi, le strategie di prevenzione primarie ad oggi non sono state sufficienti;

CONSIDERATA l’esistenza di esperienze e di studi condotti in popolazioni anziane in specifiche aree del paese (Sardegna, Calabria e Campania) che evidenziano dati in controtendenza, con un prolungamento della vita accompagnato da una buona condizione psico-fisica;

RAVVISATA L’OPPORTUNITA’ di integrare il documento di Piano per sottolineare l’esigenza di tener conto di tali esperienze al fine di sperimentare anche in altri contesti regionali strategie preventive nuove, individualizzate, e facili da implementare sulla base di virtuosi modelli disponibili; 

VISTA la nota di data 3 dicembre 2020, diramata dall’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza il 7 dicembre 2020, con la quale il Ministero della salute ha inviato ai fini dell’acquisizione della prescritta Intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, il Piano indicato in oggetto;

VISTA la nota di data 15 dicembre 2020, con la quale il Coordinamento tecnico della Commissione salute ha trasmesso l’assenso tecnico su Piano sopracitato;

ACQUISITO, in corso di seduta, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano;

SANCISCE INTESA

tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini:

Articolo 1

1 Il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, di cui all’Allegato A) dell’Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020 è integrato come di seguito indicato.

a) A pag. 25 dopo le parole “riduzione nell’autonomia” è inserito il seguente capoverso:
“Considerato che le cause e i meccanismi alla base dello sviluppo di un alto rischio cardio-metabolico sono multifattoriali e quindi diversi tra i vari individui e che, nonostante gli sforzi profusi, le strategie di prevenzione primarie ad oggi non sono state sufficienti, diventa cruciale la valorizzazione di esperienze e di studi condotti in popolazioni anziane in specifiche aree del paese (Sardegna, Calabria e Campania) che evidenziano dati in controtendenza con un prolungamento di età accompagnato da una buona condizione psico-fisica, in particolare nel Cilento (Campania). Mixed-methods quantitative-qualitative study of 29 nonagerians and centenarians in rural Southern Italy: focus on positive psycological traits” _ International Psychogeriatrics (2018), 30:1, 31-38, International Psychogeriatric Association 2017 doi: 10.1017/S1041610217002721.

b) A pag. 32, dopo l’ultimo bullet point è inserito il seguente:
valorizzare e diffondere le esperienze e le azioni intersettoriali rappresentative e collegabili alle comunità di ultranovantenni di alcune aree del Paese, implementando strategie preventive nuove, individualizzate, che utilizzino possibilmente virtuosi modelli disponibili.

         Il S

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