SEDUTA DI GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2024
V E R B A L E
PRESIDENZA DEL MINISTRO ROBERTO CALDEROLI
INDICE
Approvazione del report e del verbale della seduta del 27 giugno 2024. 3
PRESIDENZA DEL MINISTRO ROBERTO CALDEROLI
La seduta ha inizio alle ore 12.54
Apertura lavori
Approvazione del report e del verbale della seduta del 27 giugno 2024.
Ministro CALDEROLI
Passiamo alla Conferenza Stato-regioni. Approvazione del report e del verbale della seduta del 27 giugno 2024.
Presidente FEDRIGA
La Conferenza approva.
Ministro CALDEROLI
Grazie.
1 - Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2014-2016, sul documento recante “Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria per l’anno 2023: Regole tecniche”. (REGIONI E PROVINCE AUTONOME)
Ministro CALDEROLI
Punto 1: Accordo.
Presidente FEDRIGA
Avviso favorevole all’accordo.
2 - Parere, ai sensi dell’articolo 15, comma 4, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e successive modificazioni, sullo schema di decreto del Ministro della salute recante “Individuazione delle aziende di produzione di medicinali emoderivati autorizzate alla stipula delle convenzioni con le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per la lavorazione del plasma raccolto sul territorio nazionale”. ID MONITOR 5075. (SALUTE)
Ministro CALDEROLI
Punto 2: Parere.
Presidente FEDRIGA
Parere favorevole.
3 - Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”. (PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI - SALUTE)
Ministro CALDEROLI
Punto 3: Parere.
Presidente FEDRIGA
Eh, qui è un po’ più complicato.
Ministro CALDEROLI
Lista d’attesa.
Presidente FEDRIGA
Sì. La Conferenza, a maggioranza che vuol dire unanimità tranne Regione Lazio, quindi di fatto tutte le regioni tranne il Lazio, esprime parere negativo, salvo l’accoglimento della proposta di modifica all’articolo 2, tesa in una logica di leale collaborazione che aggiungo, abbiamo dimostrato in via formale e informale in tutti i modi possibili, a migliorare il testo del decreto e a renderlo rispettoso delle competenze e delle prerogative di ciascun livello istituzionale, come previsto da Costituzione. Riteniamo che malgrado gli sforzi fatti dalla Commissione e da me personalmente, con più rappresentanti del Governo competenti, non sia stata accolta la modifica all’articolo 2, dove si entra nelle competenze delle regioni previste dalla Costituzione stessa, non si affronta il problema delle liste d’attesa in modo totale. Mi dispiace moltissimo, però Ministro se l’atteggiamento è con legge ordinaria di entrare dentro le competenze delle regioni, quando la disponibilità alla modifica che abbiamo proposto al Governo ricalcava precisamente l’obiettivo del Governo stesso, ovvero avere il controllo sulle aziende sanitarie tramite le regioni e il controllo delle regioni giustamente al Ministero… se si vuole saltare le regioni ed entrare nelle competenze noi non saremo più disponibili in questi e in altri provvedimenti a entrare nelle nostre competenze e ci difenderemo in tutte le sedi preposte, perché penso che qui sia mancata totalmente la volontà di andare verso una leale collaborazione con le regioni. Lo dico a nome di Conferenza delle regioni e ovviamente io anche come Regione, con le dovute valutazioni ovviamente tuteleremo le competenze delle nostre regioni. Inoltre, trasmettiamo, anche questo in via collaborativa, delle valutazioni di ulteriore proposta di modifica che rimangono valutazioni, che non abbiamo voluto mettere come condizione.
Ministro CALDEROLI
Salute? Chi c’è per la salute? Però non lo sento il Capo di Gabinetto. Mi dicono che c’è. ma non lo sento. Allora, io passerei ai punti successivi e poi torniamo sul punto incriminato.
4 - Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 6 ottobre 2023, n. 148, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, concernente la predisposizione di un catalogo comune di misure che gli organismi di controllo applicano agli operatori in caso di sospetta o accertata non conformità, a seconda della loro gravità, ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. ID MONITOR 5882. (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
Ministro CALDEROLI
Punto 4: Intesa.
Presidente FEDRIGA
La Conferenza esprime l’intesa sull’ultimo testo pervenuto con la richiesta di integrare il comma 2 dell’articolo 18 come indicato nel documento consegnato.
Ministro CALDEROLI
Grazie. Sottosegretario D’Eramo, ci può dire qualcosa?
Sottosegretario D’ERAMO
La richiesta è accolta, Presidente.
Ministro CALDEROLI
La ringrazio.
5 - Intesa, ai sensi dell’articolo 4, comma 3, della legge 29 dicembre 1990, n. 428, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il quale modifica il decreto ministeriale del 13 febbraio 2018, n. 617, recante “Nuove disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori del settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola e le loro associazioni”. (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
Ministro CALDEROLI
Punto 5: Intesa.
Presidente FEDRIGA
Esprime intesa sull’ultimo testo pervenuto con una richiesta e una proposta di emendamento formulata dalla Regione Lazio e non condizionante l’intesa, riportate nel documento che si consegna.
Ministro CALDEROLI
Sottosegretario D’Eramo.
Sottosegretario D’ERAMO
Presidente, la richiesta è accolta, ma per la prossima versione del decreto perché in questo non è possibile, ma se ne terrà conto nell’elaborazione della sua versione successiva. Anche perché sarà necessaria una discussione tecnica tra gli Assessori all’agricoltura e i tecnici.
Presidente FEDRIGA
Va benissimo.
Ministro CALDEROLI
Va bene. Intesa comunque raggiunta.
6 - Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 129, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e successive modificazioni, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il quale modifica il decreto ministeriale del 5 aprile 2023, n. 193915, recante “Intervento a sostegno delle aziende avicole italiane, che hanno subìto danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 23 ottobre 2021 - 31 maggio 2022”. (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
Ministro CALDEROLI
Punto 6: Intesa
Presidente FEDRIGA
Intesa.
Ministro CALDEROLI
Perfetto.
7 - Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, recante “Determinazione del fabbisogno, per l’anno accademico 2024-2025, dei laureati magistrali a ciclo unico, dei laureati delle professioni sanitarie e dei laureati magistrali delle professioni sanitarie, nonché dei laureati magistrali farmacista, biologo, chimico, fisico, psicologo, a norma dell’articolo 6-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche”. (SALUTE)
Ministro CALDEROLI
7: Accordo.
Presidente FEDRIGA
Favorevole alla stipula dell’accordo sull’ultima stesura del 10 luglio.
Ministro CALDEROLI
Molto bene. Ritorniamo al punto 3. Abbiamo raggiunto il Ministero?
Presidente FEDRIGA
Posso, se non si è collegato. Se si è collegato facciamo il 3, altrimenti avrei un fuori sacco, Ministro.
Ministro CALDEROLI
Ah.
Presidente FEDRIGA
Perché praticamente c’è stato un problema con il regolamento del Ministro del Turismo recante “disposizioni applicative per l’attuazione degli articoli sulle guide turistiche” si ricorda che c’era stata quella discussione e poi accogliendo la richiesta della Provincia Autonoma di Bolzano. Con riferimento al regolamento, la Conferenza delle regioni e delle Province Autonome, nella seduta della Conferenza, appunto, Stato–regioni aveva condizionato l’intesa, poi accolta, all’inserimento nel testo del provvedimento, con una formulazione specifica che era stata accolta dal Ministero. In data 28 giugno 2024, il Regolamento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e la clausola di salvaguardia riportata nel testo differisce da quella proposta dalla Conferenza delle regioni in quanto non sono richiamate le leggi ma solo gli statuti speciali. Si chiede pertanto di procedere ad una correzione del testo del regolamento al fine di renderlo coerente con le richieste accolte in sede di Conferenza Stato – regioni.
Ministro CALDEROLI
Allora io ricordo perfettamente che c’era stato un diniego nell’accoglimento della condizione e poi un ripensamento e l’accoglimento della condizione.
Presidente FEDRIGA
Sì, sì, anche io mi…
Ministro CALDEROLI
Però, ecco, ricordo bene.
Presidente FEDRIGA
Però è stato modificato il testo dopo nel regolamento rispetto all’accoglimento che era stato fatto della nostra condizione.
Ministro CALDEROLI
Scriveremo al Ministero questa nota.
Presidente FEDRIGA
Grazie.
Ministro CALDEROLI
Riportando il verbale della seduta di allora di quando fu condizionato all’accoglimento della proposta della Conferenza. Abbiamo recuperato la salute? In tutti i sensi.
Riprende il punto 3
Ministro CALDEROLI
Io non lo sento comunque. Proviamo un collegamento telefonico.
Capo di Gabinetto MATTEI
Ci siamo, mi sente?
Ministro CALDEROLI
Sì, adesso la sentiamo.
Capo di Gabinetto MATTEI
Eccomi, siamo qui…
Ministro CALDEROLI
Ha sentito le parole del Presidente Fedriga?
Capo di Gabinetto MATTEI
No, non abbiamo sentito nulla perché non funzionava l’audio.
Ministro CALDEROLI
Gliele facciamo ripetere.
Presidente FEDRIGA
La Conferenza a maggioranza, quasi unanimità perché solo la Regione Lazio ha votato in modo difforme, esprime parere negativo salvo l’accoglimento della proposta di modifica dell’articolo 2, tesa a una logica di leale collaborazione a migliorare il testo del decreto e renderlo rispettoso delle competenze e delle prerogative di ciascun livello istituzionale, come previsto dalla Costituzione. Dicevo, aggiungevo, che abbiamo avuto un’interlocuzione formale e informale sia con il Ministero che con Palazzo Chigi, al quale abbiamo trasmesso non l’abrogazione tout court dell’articolo 2, ma una proposta di modifica che potesse prevedere di mantenere gli obiettivi previsti dal decreto stesso, ovvero il controllo e l’intervento sulle liste di attesa però demandato come da competenze previste da Costituzione alle regioni e il Ministero che controlla a sua volta le regioni. Superare le competenze delle regioni in questo modo non pensiamo affronti il problema, non pensiamo risolva il problema delle liste d’attesa ma semplicemente alimenta una confusione istituzionale che purtroppo, ho paura, si trasformerà in un conflitto costituzionale e su questo penso che le regioni abbiano fatto tutti gli sforzi possibili. Su questo ovviamente non possiamo derogare. Come ho avuto modo di dire ai colleghi, i Presidenti di Regione passano, ma le istituzioni che rappresentiamo dobbiamo tutelarle e spero che questa responsabilità sia da parte di tutti, perché altrimenti rischiamo di creare un caos istituzionale e la nostra leale collaborazione l’abbiamo dimostrata penso in modo esplicito, addirittura come ho avuto modo di dire prima, aggiungendo delle proposte di modifica non condizionanti, malgrado alcune sarebbero state delle condizioni. Una disponibilità maggiore di questa ovviamente non possiamo accettarla, ovviamente, andremo avanti con gli iter previsti dalle normative, dalle possibilità di tutela che abbiamo.
Ministro CALDEROLI
Grazie. Salute?
Capo di Gabinetto MATTEI
Il Ministro si scusa è impegnato a Genova per il G7 della Salute e mi ha incaricato di rappresentare che la sua… non c’è mai stata nessuna intenzione di prevaricare le competenze regionali né di entrare a gamba tesa su prerogative assolutamente date alle regioni. Pur tuttavia abbiamo nelle varie riunioni ribadito sempre che l’articolo 2 prendeva le mosse e prende le mosse dall’articolato del SiVeas, cioè della 266 del 2005, legge 266 del 2005, che all’articolo o al comma 288, diciamo, introduce delle attività molto precise che vengono poi sviluppate come le leggiamo oggi nell’articolo 2. L’unica differenza è che oggi quelle attività vengono svolte da uffici integrati in altre direzioni generali, con l’articolo 2 si costituisce la direzione generale che si occupa quasi per intero, ma non per intero, delle attività del SiVeas. Risulta evidente quindi che avendo ricevuto l’intesa, la norma del SiVeas, ci era sembrato naturale riuscire a costruire l’articolo che, pur mantenendo intatte le prerogative delle regioni, consentisse di attivare le attività previste da quella normativa che erano e sono tutte dirette e volte a una verifica, al controllo dell’erogazione di prestazioni che rientrano pienamente negli obiettivi che insieme alle regioni ci siamo dati. Ieri a Palazzo Chigi era stata ipotizzata una soluzione che è l’emendamento che il Ministero ha presentato alla Presidenza del Consiglio che è quello che reintegrava in capo alle regioni la decisione dopo il controllo effettuato dall’organismo descritto dall’articolo 2, lo riponeva in capo alle regioni e le regioni avrebbero avuto… avrebbero, non avrebbero avuto… avranno, se l’articolato diventerà norma, avranno la potestà di applicare o meno correttivi e/o sanzioni se c’è, se mai ci fossero delle necessità. Quindi il Ministero non vuole spogliare di alcuna prerogativa. Risulta evidente che l’emendamento proposto è molto articolato, raggiunto dopo giorni di richiesta di abrogazione in toto dell’articolo 2, proprio perché il Ministro non aveva nessuna intenzione di ignorare questa vostra, diciamo, giusta prerogativa di illustrare delle necessità di armonizzazione della norma, a quello che è il dettato costituzionale, ha fatto analizzare, abbiamo analizzato a fondo e abbiamo visto che questo articolo così emendato di fatto equivale, pressoché, a una cassazione dello stesso. Quindi il Ministero ha proposto questa modifica che è quella che è stata depositata ieri e io credo che la Conferenza l’abbia potuta avere, l’abbia potuta in qualche modo leggere, ho capito che la Conferenza ha dato parere negativo e quindi il Ministero prende atto e riteniamo che poi sarà l’Aula a decidere quello che è più giusto fare.
Ministro CALDEROLI
Presidente Fedriga io non ho contezza di questo documento.
Presidente FEDRIGA
Da noi formalmente non è mai arrivata. Ci è stata raccontata in modo verbale a una riunione che si è tenuta con una delegazione delle regioni nella giornata di ieri, la Conferenza ha riunito anche la Commissione, anche valutando questa proposta verbale e non la riteniamo… personalmente se posso dire io la ritengo peggiorativa, perché viene fatto il controllo con addirittura utilizzando Carabinieri ed altro dal Governo dopo viene trasmessa alle regioni e le regioni possono fare l’attività sanzionatoria, possono, su una valutazione che non fanno loro. Quindi noi facciamo un provvedimento con cui avremo ricorsi se non agiamo perché dice: perché tu hai avuto una segnalazione e hai dovuto agire. Ricorsi rispetto ai direttori generali che impugneranno e diranno: ma su quali basi tu mi fai questo tipo di valutazione? Secondo me si crea un caos. Lo dico in modo molto chiaro. Oltretutto devo dire che è vero che quello che diceva il Capo di Gabinetto che ringrazio ovviamente perché c’è sempre stata una discussione, seppur non coincidente nelle valutazioni, anche quando SiVeas era stato adottato che è vero che aveva alcuni ruoli ispettivi seppur limitati, molto limitati alle funzioni, c’era stata l’intesa non a caso, non un parere, c’era stata l’intesa con le regioni. Oggi invece entrano in modo… si entra in modo molto più consistente all’interno delle competenze delle regioni senza l’intesa. Questo ovviamente noi non possiamo accettarlo, lo dico con chiarezza, sono convinto della buona volontà e di collaborazione del Ministero e del Governo però si deve tradurre in atti legislativi, non può essere semplicemente una dichiarazione di intenti.
Ministro CALDEROLI
Va bene. Quindi la lettura è un parere contrario, dopodiché credo che…
Presidente FEDRIGA
Parere contrario ovviamente, noi chiediamo che venga messo a verbale tutto il parere così come inviato.
Ministro CALDEROLI
Il percorso successivo mi sembra già preannunciato, che passano le istituzioni ed i Governatori ma anche la Costituzione resta. Va bene, a questo punto abbiamo concluso i nostri lavori, ringrazio tutti e auguro a tutti una buona giornata.
La seduta ha termine alle ore 13:09
Il Segretario Il Presidente
Cons. Paola D’Avena Ministro Roberto Calderoli
Per le Amministrazioni dello Stato:
il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, CALDEROLI*; il Sottosegretario di Stato per l’economia e le Finanze, SAVINO (in videoconferenza); il Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste, D’ERAMO (in videoconferenza); il Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, MATTEI (in videoconferenza); il Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari Regionali e le Autonomie, TUCCIARELLI; il Capo del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, D’AVENA**; il Capo Ufficio Legislativo del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, TROPIANO (in videoconferenza); il Capo Ufficio Legislativo del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, SCHININA’.
Per le regioni e le province autonome
Il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, FEDRIGA.
* Il Ministro Calderoli è delegato ad esercitare le funzioni di Presidente della Conferenza Stato – regioni.
** Il Capo Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, Cons. Paola D’Avena, svolge le funzioni di Segretario della Conferenza Stato-regioni.