Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR).
Rep. atti n. 42/CU del 18 aprile 2024.
LA CONFERENZA UNIFICATA
Nella seduta del 18 aprile 2024:
VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
VISTA la nota prot. DAGL n. 2698 dell’11 marzo 2024, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 4141, con la quale la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso il provvedimento relativo alla conversione in legge del decreto-legge indicato in oggetto, approvato nella riunione del Consiglio dei ministri del 26 febbraio 2024, corredato delle prescritte relazioni e munito del “VISTO” del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze, ai fini dell’espressione del parere di questa Conferenza sulla conversione in legge;
VISTA la nota prot. DAR n. 4205 del 12 marzo 2024, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso il decreto-legge in oggetto, unitamente alla relativa documentazione, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, all’ANCI e all’UPI, nonché alle amministrazioni statali interessate, con contestuale convocazione di una riunione tecnica per il 19 marzo 2024;
CONSIDERATO che, all’esito della suddetta riunione tecnica, nel corso della quale si è svolta ampia discussione in merito al decreto-legge, l’UPI ha trasmesso il proprio fascicolo di emendamenti, acquisiti al prot. DAR n. 4715 del 19 marzo 2024 e trasmessi a tutte le amministrazioni interessate, in pari data, con nota prot. DAR n. 4744;
CONSIDERATO che l’argomento in oggetto è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta del 4 aprile 2024 di questa Conferenza, nel corso della quale:
- le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno prospettato l’espressione di un parere condizionato all’accoglimento delle proposte emendative considerate prioritarie e, in difetto di detto accoglimento, parere negativo;
- l’ANCI ha chiesto un rinvio, rimanendo in attesa dell’esame degli emendamenti in sede parlamentare;
- l’UPI aveva condiviso tale richiesta;
CONSIDERATO che l’argomento, acquisito l’assenso del Ministro per gli affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, è stato rinviato per un ulteriore esame in sede tecnica;
VISTA la nota prot. DAR n. 5641 del 4 aprile 2024, con la quale è stata convocata una riunione tecnica per il giorno 8 aprile 2024;
VISTA la nota prot. DAR n. 5750 del 5 aprile 2024, con la quale, in vista della citata riunione tecnica, sono stati trasmessi a tutte le amministrazioni coinvolte i contributi che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e l’ANCI hanno consegnato nel corso della seduta del 4 aprile 2024 di questa Conferenza, unitamente al documento dell’UPI già diramato con nota prot. DAR n. 4744 del 19 marzo 2024;
CONSIDERATO che, nel corso della riunione tecnica dell’8 aprile 2024, l’Ufficio legislativo del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR ha rappresentato che avrebbe analizzato gli emendamenti presentati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, dall’ANCI e dall’UPI;
CONSIDERATO che nel corso della seduta del 18 aprile 2024 di questa Conferenza:
- le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, all’unanimità, non hanno espresso parere in ragione, riferiscono, dell’iter istruttorio del provvedimento che è in fase conclusiva, e, alla luce di ciò, hanno rappresentato di ritenere necessario condividere con il Governo soluzioni, anche emendative, per far fronte alle tematiche di cui al decreto-legge, trasmettendo un documento che, allegato al presente atto (all. 1), ne costituisce parte integrante. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, pertanto, hanno proposto che il Governo si impegni formalmente ad individuare le risorse necessarie per l’attuazione degli interventi relativi agli investimenti in sanità con un cronoprogramma concordato anche per gli anni successivi, nonché a proseguire il confronto per la soluzione delle altre questioni evidenziate, riservandosi di valutare ulteriori iniziative anche di ordine giurisdizionale;
- l’ANCI ha espresso parere favorevole, prendendo atto che nel corso dei lavori preliminari e dell’esame parlamentare sono state accolte alcune importanti richieste. L’ANCI ha, inoltre, chiesto che possano trovare recepimento in prossimi atti legislativi le proposte non ancora accolte che risultano molto importanti per i Comuni e, in particolare: 1) l’accelerazione dei pagamenti da parte delle amministrazioni centrali; 2) la risoluzione delle problematiche inerenti all’utilizzo dal 2024 delle spettanze 2023 del fondo per i piccoli Comuni per le assunzioni straordinarie del PNRR; 3) la questione relativa al termine di approvazione dei piani finanziari per la gestione dei rifiuti urbani e le tariffe TARI per il 2024, per la quale è assolutamente necessaria e urgente una proroga al 30 giugno 2024, atteso che la suddetta questione sta mettendo in grande difficoltà tantissimi Comuni;
- l’UPI, dando atto al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR e al Governo che nell’atto in oggetto, sin dalla sua prima stesura, sono contenuti molti aspetti importanti che riguardano il comparto degli enti locali, ha rappresentato di aver presentato già da tempo, anche nel corso di incontri molto positivi con il Governo, alcune richieste di emendamento, delle quali alcune analoghe a quelle dell’ANCI e altre peculiari delle Province, che ad oggi risultano ancora escluse dai fondi per la transizione digitale e hanno un problema molto serio in termini di compartecipazione e di ulteriori gravami relativi ai progetti PNRR. L’UPI ha rappresentato che le Province dispongono di un margine di bilancio non paragonabile né a quello dei Comuni né a quello delle Regioni, atteso che, di fatto, dispongono solo di trasferimenti vincolati; ha evidenziato, inoltre, che nessuno di questi emendamenti, presentati in maniera bipartisan, è stato accolto e che il Governo ha dato addirittura parere negativo in sede parlamentare al loro accoglimento. Ha rappresentato, quindi, di uniformarsi alla scelta delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano di non esprimere un parere, pur non ritenendo di ricorrere alla sede giurisdizionale, precisando che il parere non è negativo, perché nel decreto-legge sono presenti sin dalla sua stesura molti elementi oggetto di condivisione, né è positivo, perché le richieste presentate in sede di discussione non sono state accolte e hanno avuto anche il parere negativo del Governo;
CONSIDERATO che il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR ha evidenziato, richiamando anche quanto già affermato in altri incontri, che molti elementi sono stati inseriti nel decreto-legge, sia nella prima stesura sia in fase di conversione, e che risulta evidente come, nel confronto, non possano essere inseriti tutti, attesa la complessità del provvedimento. Ha rappresentato che restano aperte alcune questioni che saranno sicuramente verificate nel corso del confronto sul PNRR, che non si conclude con il decreto-legge in oggetto, ma che avrà un seguito con ulteriori provvedimenti. Con specifico riferimento al tema della sanità, ha sottolineato che c’è stato un incontro ed è stata avviata un’interlocuzione scritta con tutte le Regioni, evidenziando che al momento sono arrivate quasi tutte le risposte; con riferimento ai presunti tagli, che ad avviso del Governo non ci sono e che comunque sarebbero da dimostrare al termine della verifica del lavoro messo in campo, ha poi affermato che, come già indicato in sede di incontro con il Ministro della salute e con le Regioni, si avrà la possibilità di fare un apposito incontro nel quale sarà svolta una verifica dettagliata, Regione per Regione, atteso che il quadro è molto articolato e differente, essendovi Regioni che hanno utilizzato al cento per cento la loro quota di articolo 20, edilizia ospedaliera, e Regioni che ne hanno utilizzato solo una parte. Ha infine evidenziato che sulla misura “Ospedale sicuro” tre miliardi e cento milioni c’erano e tre miliardi e cento milioni ci sono, rappresentando che, sulla base delle risposte delle Regioni che arriveranno nei prossimi giorni, si aprirà un confronto nel quale si avrà modo di compiere verifiche e trovare soluzioni;
ESPRIME PARERE
nei termini di cui in premessa, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR).