Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 689 della Legge 30 dicembre 2021, n.234, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sull’Allegato tecnico per la definizione di criteri, modalità e linee di intervento per l’utilizzo del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione” e sulle procedure per la presentazione dei Piani di attività biennali da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Rep. Atti n. 122 /CSR del 21 giugno 2022
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nella odierna seduta del 21 giugno 2022:
VISTO l’articolo 1, comma 689 della legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 del 30 dicembre 2021 n.234, il quale prevede che la ripartizione complessiva del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, istituito presso il Ministero della salute ai sensi dell’articolo 1, comma 688 della citata legge n.234/21 è definita sulla base di apposita intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano;
VISTA la nota del 2 maggio 2022, protocollo DAR n.6911, con la quale il Ministero della salute ha inviato, ai fini del perfezionamento dell’Intesa da parte della Conferenza Stato Regioni del provvedimento in oggetto;
VISTA la nota del 6 maggio 2022, protocollo DAR n.7358, con la quale l’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza ha diramato alle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano il provvedimento in argomento, con contestuale convocazione di una riunione tecnica per il giorno 26 maggio 2022.
VISTI gli esiti della suddetta riunione, nel corso della quale Ministero dell’economia ha condiviso con il Ministero della Salute e le Regioni una modifica al provvedimento.
VISTA la nota del 3 giungo 2022, protocollo DAR n.8851, con la quale il Ministero della salute ha inviato una nuova versione del provvedimento in parola, integrato delle modifiche concordate nella riunione tecnica del 26 maggio 2022;
VISTA la nota del 6 giugno 2022, protocollo DAR n.8902, con la quale l’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza ha diramato alle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano la nuova versione del provvedimento;
VISTA la nota del 15 giugno 2022, acquisita al protocollo DAR n.8902, con la quale la Commissione salute comunica l’assenso tecnico sull’ultima versione del provvedimento in oggetto;
VISTA la nota del 21 giugno 2022 del Ministero dell’Economia e Finanze, acquisita al protocollo DAR n.9957 in pari data, con la quale si chiede con riferimento allo schema di intesa in oggetto, di apportare nel preambolo quanto segue:
- dopo la proposizione
“VISTA la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024" che all'articolo 1, commi 688 e 689, ha previsto, nelle more dell'aggiornamento dei LEA, l'istituzione, presso il Ministero della Salute, del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA), con dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2022 e di 10 milioni di euro per l'anno 2023”
sia aggiunto il seguente:
“CONSIDERATO che le sopracitate risorse risultano iscritte sul capitolo 3445 denominato “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione" presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, nell'ambito del programma "Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza al personale navigante e aeronavigante" della missione "Tutela della salute" dello stato di previsione del Ministero della salute”.
Conseguentemente, eliminare il seguente:
VISTA l'istituzione del capitolo n. 3445 "Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione" presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute;
CONSIDERATO che il Ministero della Salute con nota del 21 giugno 2022, acquisita al protocollo DAR n.9961 in pari data, ha rappresentato che nulla osta all’accoglimento delle osservazioni del MEF sopra menzionate;
CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni e le Province autonome, hanno espresso avviso favorevole all’Intesa sull’ultima versione del provvedimento;
ACQUISITO, quindi, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano
SANCISCE INTESA
ai sensi dell’articolo 1 comma 688 e 689, Legge 30 dicembre 2021, n. 234, tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini:
VISTO:
- l’articolo 47 bis del decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300, che attribuisce al Ministero della Salute funzioni in materia di tutela della salute umana e di coordinamento del sistema sanitario nazionale;
- l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane sul documento “Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale (PANSM)”, sancito nella seduta del 24 gennaio 2013 (Rep. Atti n. 4/CU) che individua le aree di bisogno prioritarie, i percorsi di cura e le azioni programmatiche di tutela della salute mentale in età adulta, in infanzia e in adolescenza;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017, recante “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502” che individua, in accordo con le Regioni, i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria da garantire a tutti i cittadini e, nel definire il ruolo delle Regioni in materia di Lea, l’impegno delle Regioni stesse a far fronte alle eventuali ulteriori esigenze finanziarie con mezzi propri, per contenere le spese nell’ambito delle risorse disponibili e per mantenere l’erogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza;
- il decreto 12 marzo 2019 recante “Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria” (GU n.138 del 14 giugno 2019);
- l’Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003 n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano concernente il Patto per la salute per gli anni 2019-2021 (Rep. Atti n. 209/CSR del 18 dicembre 2019);
TENUTO CONTO che uno degli obiettivi specifici prioritari individuati dal "Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale" per la tutela della salute mentale in età adulta, è il miglioramento del trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione;
CONSIDERATO che l’Accordo concernente il “Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale” (PANSM) impegna le Regioni e le Province Autonome a recepirne i contenuti con propri provvedimenti, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili;
VISTO:
- che dal report sul monitoraggio del PANSM elaborato dal coordinamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, aggiornato dal Tavolo di lavoro tecnico sulla Salute Mentale e presentato nel corso della 2a Conferenza Nazionale sulla Salute mentale il 25-26 giugno 2021 è emerso che tutte le Regioni e Province Autonome hanno recepito il suddetto Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale con propri provvedimenti attuativi che consentono di adottare le misure necessarie a migliorare l’appropriatezza degli interventi e l’efficienza dei servizi;
- il documento MARSIPAN (Management of Really Sick Patients with Anorexia Nervosa) del 2010;
- la posizione dell’American Dietetic Association del 2011 e il Report dell’Academy for Eating Disorders del 2012;
- il Quaderno del Ministero della salute n.17/22 luglio-agosto 2013 recante raccomandazioni su “Appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell'alimentazione”
VISTE:
- le Raccomandazioni prodotte nel documento di consenso da un gruppo di esperti multidisciplinare e multiprofessionale nel contesto della “Conferenza di consenso Disturbi del Comportamento Alimentare negli adolescenti e nei giovani adulti” del 2012, finalizzate ad una gestione appropriata dei DNA, sulla base della valutazione delle evidenze scientifiche sulle aree dell’epidemiologia, della prevenzione e dei modelli organizzativi;
- le Raccomandazioni generali riportate nelle Practice guideline for the Treatment of Patients With Eating Disorders, dell’American Psychiatric Association del 2006;
- le Linee guida del Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists del 2014;
- le Linee guida del National Institute for Clinical Excellence (NICE) del 2017;
- le Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell’alimentazione del Ministero della Salute pubblicate sul Quaderno della Salute n.29, settembre 2017, strumento per gli operatori sanitari coinvolti nella cura dei disturbi dell’alimentazione, per l’identificazione precoce delle persone che necessitano di un supporto nutrizionale e la messa in atto di tutti i trattamenti integrati ed appropriati;
VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 08 maggio 2018 di indizione della «Giornata nazionale del Fiocchetto lilla dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare»;
VISTO:
- il documento elaborato nel 2018 dal Ministero della Salute “Le Raccomandazioni per i familiari” che supporta i familiari di pazienti affetti da DNA nel riconoscimento dei sintomi dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e nella gestione dei pasti assistiti;
- il documento che il Ministero della Salute ha aggiornato nel 2020 “Interventi per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – Raccomandazioni in pronto Soccorso per un Codice lilla” per operatori del settore sanitario in Pronto Soccorso con funzioni di triage, accoglienza, valutazione e trattamento di pazienti con DA;
- il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e le azioni di promozione della salute in esso previste che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di salute;
CONSIDERATI:
- l’importanza di implementare un approccio basato sull’ottica della prevenzione per evitare il cronicizzarsi di patologie psichiche e/o psichiatriche, al fine di tutelare la salute dei cittadini e di evitare in futuro maggiori spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale;
- che è necessario individuare strumenti e procedure per la valutazione precoce dei bisogni terapeutici ed assistenziali dei pazienti che soffrono di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione;
- che è necessario definire in maniera più dettagliata il percorso di identificazione e di presa in carico assistenziale e di cura dei pazienti, minori e adulti, che soffrono Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione;
- che, con il miglioramento della presa in carico assistenziale, si avrà un miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni erogate e, quindi, della salute dei pazienti che soffrono di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione;
- il Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5) dell’American Psychiatric Association che definisce i diversi quadri della categoria diagnostica, gli indici di gravità sulla base dell’intensità dei sintomi presentati, i principali sintomi e comportamenti diversamente associati fra di loro ad aggravare il rischio di complicanze;
- i risultati della survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del Progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)” finanziato dal Ministero della Salute con fondi CCM 2018, che ha mostrato un aumento della patologia diffuso in tutto il territorio nazionale e la difficoltà di accesso alle cure in molte regioni italiane, con gravi conseguenze sulla prognosi;
- la Mappatura territoriale dei Centri dedicati alla cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del Progetto MA.NU.AL. “Disturbi della NUtrizione e dell’ALimentazione: la MAppatura territoriale dei centri dedicati alla cura” in supporto alle Azioni Centrali del CCM del Ministero della Salute;
- in proposito, il documento presentato nel 2017 dalle Società Scientifiche SIRIDAP e SISDCA e dalla Regione Emilia Romagna alla Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e la promozione dell’appropriatezza del SSN recante proposte per l’aggiornamento dell’elenco delle prestazioni coperte dal codice di esenzione 005 (anoressia e bulimia) di cui all’allegato 8 del richiamato DPCM 12 gennaio 2017 sulle malattie croniche e invalidanti, includendo le prestazioni diagnostico-terapeutiche necessarie alla diagnosi e al trattamento ambulatoriale dei pazienti con anoressia nervosa e bulimia;
- che lo stesso è stato revisionato secondo le indicazioni del Sottogruppo Delisting della suddetta Commissione Nazionale;
TENUTO CONTO che ad oggi, una richiesta di implementazione delle prestazioni in esenzione correlate ai Disturbi del comportamento alimentare (inserimento nell’Elenco malattie e condizioni croniche e invalidanti di cui all’allegato 8 del DPCM 12 gennaio 2017), è tra le pratiche di aggiornamento Lea istruite in sottocommissione e che saranno sottoposte al vaglio della nuova Commissione nazionale Lea (2020-2022);
VISTA l’istituzione del capitolo n. 3445 “Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione” presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute;
ACQUISITE:
- le proposte da parte dei referenti in tema di DNA delle Regioni e Province Autonome sui possibili ambiti di intervento e sui criteri di ripartizione del suddetto Fondo nel corso della riunione organizzata in remoto dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria l’8 febbraio 2022;
- altresì le proposte da parte delle Associazioni di familiari e delle Società scientifiche di settore audite dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria il 17 febbraio 2022;
TENUTO CONTO del Decreto direttoriale 24 marzo 2022 di costituzione del Gruppo tecnico-scientifico per la definizione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi previsti nell’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sull’articolo 1, commi 688 e 689 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, istituito presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute;
ACQUISITO il parere del suddetto Gruppo tecnico-scientifico sui contenuti dell’intesa e dei suoi allegati tecnici nel corso della riunione tenutasi il 29 marzo 2022;
RITENUTO:
- che le risorse complessive di cui all’articolo 1 comma 688 e 689, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, pari ad euro 25 milioni, con dotazione di 15 milioni di euro per l’anno 2022 e di 10 milioni di euro per l’anno 2023, sono ripartite sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente rilevate per l’anno 2021, di cui alla Tabella 1 parte integrante del presente atto;
- che al suddetto Fondo accedono tutte le Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono per le autonomie speciali il concorso regionale e provinciale al finanziamento sanitario corrente, sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente rilevate per l’anno 2021;
- necessario definire le finalità, i criteri nonché le modalità di riparto del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione istituito presso il Ministero della Salute, nelle more dell’aggiornamento dei LEA;
- opportuno prevedere che il Ministero della Salute possa avvalersi di esperti della materia per promuovere, definire, valutare e monitorare i risultati conseguiti sulla base delle progettazioni presentate dalle Regioni e Province Autonome;
- che le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano si impegnano a mettere in atto le attività di interesse comune finalizzate alla realizzazione degli interventi contenuti nella presente intesa;
SI CONVIENE
- Sull’“allegato tecnico per la definizione di criteri, modalità e linee di intervento per l’utilizzo del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione”, (All. 1 comprensivo della tabella 1 di riparto) parte integrante del presente atto;
- Sulle procedure per la presentazione dei Piani di attività biennali da parte delle Regioni e Province Autonome, nei termini di seguito riportati:
- Le Regioni e le Province Autonome devono presentare al Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, tramite posta certificata (dgprev@postacert.sanita.it), entro 60 giorni dall’acquisizione della presente intesa, il Piano di attività biennale.
Il Piano viene elaborato in coerenza con il “format di progettazione” (All.1a) e secondo la “Guida alla compilazione” (All. 1b) entrambi inseriti nell’allegato tecnico 1, parte integrante della presente intesa;
- All’acquisizione dei Piani di cui alla lettera a) il Ministero della Salute, insieme al Gruppo tecnico-scientifico di cui al Decreto direttoriale del 24 marzo 2022, o un sottogruppo individuato ad hoc al suo interno, procede, entro 30 giorni, alla valutazione e alla verifica della coerenza con il format di progettazione rispetto alle linee di intervento sulla base dei criteri di cui all’allegato 1, parte integrante della presente intesa.
In fase di valutazione il suddetto Gruppo tecnico-scientifico può chiedere integrazioni o chiarimenti e prevedere un confronto tecnico con i referenti progettuali regionali.
Approvati i suddetti Piani il Ministero della Salute provvede all’erogazione della prima quota pari al 60% del finanziamento totale;
- Entro il 31 ottobre 2023 le Regioni e Province Autonome inviano al Ministero della Salute i Report sulle attività svolte e la rendicontazione attestante l’impegno/spesa di almeno l’80% della prima quota erogata,
Il Gruppo tecnico-scientifico di cui al Decreto direttoriale del 24 marzo 2022, al fine di avere contezza sullo stato di avanzamento delle attività, procede alla valutazione dei suddetti Report sulle attività svolte e sulle somme impegnate/spese redatti utilizzando il “format di rendicontazione scientifica ed economica”, di cui all’allegato 1c, parte integrante della presente intesa. Anche in fase di monitoraggio il suddetto Gruppo tecnico - scientifico, può chiedere integrazioni o chiarimenti e prevedere un confronto tecnico con i referenti progettuali regionali;
- Entro il 5 dicembre 2023 il Ministero della Salute, sulla base della valutazione di cui al punto c), eroga la seconda quota del finanziamento complessivo pari al 40% del Fondo di cui alla presente intesa e come descritto nell’allegato tecnico 1;
- Le Regioni e le Province Autonome, entro il 31 ottobre 2024, trasmettono al Ministero della Salute una relazione illustrativa conclusiva sulle attività progettuali realizzate e sulle spese sostenute utilizzando il format “format di rendicontazione scientifica ed economica”, di cui all’allegato 1c, parte integrante della presente intesa;
- Il Ministero della salute insieme al Gruppo tecnico-scientifico, o un sottogruppo individuato ad hoc al suo interno, effettua la valutazione finale dei risultati conseguiti sulla base delle relazioni e delle schede dei risultati presentate dalle Regioni e Province Autonome a conclusione della sperimentazione progettuale;
- Ad esito delle dovute verifiche contabili e comunque entro il 30 dicembre 2024, il Ministero della Salute invia una richiesta formale di restituzione delle somme corrisposte e non spese, alle Regioni e Province Autonome che non avranno utilizzato i fondi;
- Ciascuna Regione e Provincia Autonoma si impegna a restituire le somme ricevute e non spese, entro il 30 aprile 2025, secondo le modalità indicate dal Ministero della salute nella richiesta formale di restituzione delle stesse;
Le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano si impegnano, per la realizzazione dei Piani di progetto biennali di cui alla presente intesa, a prevedere nei propri territori, ove non già esistenti, la costituzione di un Tavolo tecnico di confronto con le aziende sanitarie del proprio territorio, con esperti del settore, referenti regionali individuati per la tematica, Associazioni, Comunità scientifica di riferimento che esegua un vigile monitoraggio sull’adeguatezza dell’investimento del Fondo DNA nell’ambito degli interventi per i quali il Ministero della Salute ha stanziato il Fondo.